Il presidente di Mobilità di Marca (MOM), Giacomo Colladon, ha commentato l’intervento del presidente di Confservizi Veneto Massimo Bettarello alla Commissione Regionale Trasporti e del quale abbiamo riferito ieri. Le aziende del trasporto pubblico locale (Actv, Amt, Atv, Atvo, Busitalia Veneto, Dolomitibus, Mom, Svt) trasportano ogni anno oltre 466 milioni di passeggeri.

“Evidenziamo come il trasporto pubblico locale del  Veneto  sia  pagato  dai  cittadini  veneti,  a differenza  di  molte  altre  regioni  dove  le  aziende  si  reggono  quasi  totalmente  sui  contributi  pubblici. Siamo però stanchi che i nostri sacrifici e i nostri sforzi per essere virtuosi diventino una penalizzazione e che quando ci  si  deve  sedere  al  tavolo  nazionale  del  riparto  dei  fondi,  il  Veneto  rischi  di  restare all’asciutto”, con queste parole incisive Massimo Bettarello aveva  concluso  il  suo  in  audizione  alla  Commissione Regionale Trasporti.

Il portavoce delle aziende di trasporto venete ha ricordato come le stesse siano capaci di raggiungere i 49% della copertura del “costo pubblico” grazie ai ricavi  da  traffico,  contro  il  35%  previsto  come soglia minima di legge e contro una media nazionaleche si ferma al 30%. Un virtuosismo dettato da anni di forti tagli nei finanziamenti, dall’introduzione di costi standard e da razionalizzazioni in ogni ambito. Virtuosi e penalizzati: per ogni cittadino in Veneto vengono  erogati  corrispettivi  pubblici per 83 auro l’anno, che corrisponde a essere ultimi in classifica assieme ai marchigiani, mentre si erogano 282 euro/abitante in Valle d’Aosta, 205 euro/abitante in Basilicata, 194 euro/abitante in Lazio.

Al fianco di Bettarello, si è quindi schierato anche il presidente di MOM, Giacomo Colladon,  rappresentando  il  quadro  per  il  TPL  in provincia  di  Treviso: “Per  quanto  ci riguarda,  se chiuderemo il bilancio 2020 tentando di restare in equilibrio, le previsioni per il 2021 non ci consentono nemmeno  di  delineare  un  budget.  Di  fronte  al  crollo  dei  passeggeri, le  aziende  venete,  che  proprio rafforzando  questa  voce  hanno  fatto  la  propria  forza, oggi  si  trovano  doppiamente  penalizzate:  meno passeggeri e meno contributi pubblici. E’ chiaro che così non si sta in piedi. Per questo  mi  sto  attivando per sensibilizzare tutti i rappresentanti politici territoriali, affinché anzitutto siano erogate al Veneto le risorse già promesse: allo stato attuale abbiamo incassato realmente solo l’82 per cento di quanto stabilito dai provvedimenti  legislativi  di aprile.  Nulla è  ancora  dato  sapere  per  il  2021. E’ evidente che il TPL del Veneto  deve  contare  di  più  sul  piano  nazionale,  smettendo  di  esserne  la  Cenerentola e  che  anche  la Regione, in questa partita, dovrà fare la sua parte”.

In  uno  scenario  economico  finanziario  che  sta  portando  le  aziende  venete  a  bloccare  tutti  i  nuovi investimenti, come il  rinnovo  della  flotta,  si  continua a convivere con l’incertezza di  provvedimenti nomativi  last-minute: “Ci auguriamo davvero –ha concluso  Colladon-   che  in  una  situazione  così  difficile non  ci  venga  comunicato  il  31 gennaio  se  il 1  febbraio i  ragazzi rientreranno a scuola,  non  ci  sarebbe nemmeno il tempo di ingaggiare i privati per i servizi di rinforzo”.

Nella foto Giacomo Colladon presidente di MOM