E’ in programma per le ore 11 di giovedì 7 aprile la conferenza stampa di presentazione del 30° volume della Collana editoriale di Veneto Agricoltura Risultati sperimentali, che fotografa le prove varietali effettuate nel 2021 nei settori orticolo e floricolo presso il Centro Sperimentale Po di Tramontana di Rosolina. Un evento che punta i riflettori su una struttura, diventata punto di riferimento per il mondo ortofloricolo regionale e non solo, che ha fatto dell’innovazione, la competitività e la sostenibilità il filo conduttore degli ultimi tre decenni di attività sperimentale.

30 anni di prove sperimentali e varietali in orticoltura e floricoltura; 30 anni ininterrotti di risultati innovativi messi a disposizione degli operatori del comparto ortofloricolo veneto e non solo. In realtà gli anni di sperimentazione sono 34, visto che il Centro sperimentale Po di Tramontana nasce nel 1988, ma è dal 1992 che i risultati sperimentali vengono regolarmente raccolti in una pubblicazione; in precedenza venivano realizzate delle semplici schede riepilogative.

“Questa nuova pubblicazione di Veneto Agricoltura –sottolinea l’assessore regionale all’Agricoltura, Federico Caner, che sarà presente all’evento– è la testimonianza diretta di come sia evoluto il mondo ortoflorico regionale, grazie alla costante attività di ricerca, sperimentazione, innovazione condotta e realizzata dal Centro. Un’eccellenza del nostro Veneto che da più di trent’anni collabora in sinergia con le imprese del comparto, offrendo loro sempre nuovi spunti e tecniche di coltivazione, che si ispirano ai principi della sostenibilità ambientale e sociale”.

“Solo guardando alle sfide del futuro –continua l’assessore Caner– si possono gettare le basi per guidare il presente. E’ evidente che il modello tradizionale di agricoltura sta evolvendo e per reggere la sfida, in un mercato sempre più globalizzato, sono necessari sia un forte sviluppo della ricerca sia il trasferimento dell’innovazione all’intero comparto del primario. Attività che assieme potranno migliorare la competitività delle nostre imprese venete, sempre più attente alla conservazione della biodiversità e a sistemi di produzione sostenibili, capaci di rispondere ai cambiamenti climatici. In Veneto, poter contare su un Centro di ricerca e sperimentazione come quello di Po di Tramontana è sicuramente motivo di orgoglio, da celebrare assieme ai traguardi e ai successi che in questi anni hanno contribuito ad affermare e a far crescere il mondo dell’ortofloricolo”.

La nuova pubblicazione di Veneto Agricoltura (che dai prossimi giorni sarà disponibile online sul sito dell’Agenzia www.venetoagricoltura.org) – presenta i risultati sperimentali che il Centro ha raccolto nel corso del 2021 relativamente alle numerose prove varietali e di tecnica di coltivazione, realizzate anche grazie al contributo tecnico delle associazioni di categoria e dei produttori, riguardanti gli asparagi, i cetrioli, le fragole, la lattuga cappuccia e gentile, i meloni, i peperoni, i pomodori, il porro, le zucchine, le stelle di Natale e la dipladenia.

Va ricordato che il lavoro svolto presso il Centro Po di Tramontana, incentrato sulle decine e decine di prove innovative che via via ogni anno si susseguono, è anche quello di “rischiare” per conto dei produttori orticoli e floricoli con l’obiettivo finale di fornire loro utili risultati tecnici, indicazioni innovative e formazione altamente qualificata. In pratica, il Centro ormai da 30 anni fornisce agli operatori indispensabili informazioni sulle varietà più performanti e suggerimenti sulle nuove tecniche di coltivazione che necessariamente devono garantire alle aziende un risultato economico, ma allo stesso tempo siano basate sui principi della sostenibilità ambientale e sociale.

Per questo motivo, presso il Centro Po di Tramontana sono ormai una costante le prove sperimentali e varietali realizzate nell’ambito dell’ortofloricoltura anche biologica. Nel corso del 2021, per esempio, interessanti risultati sono giunti dalle prove in biologico del pomodoro cuore di bue che hanno riguardato ben 30 diverse varietà, come pure le prove sull’utilizzo intelligente dell’acqua in orticoltura e floricoltura realizzato attraverso i DSS (dispositivi a supporto delle decisioni) che hanno suscitato grande interesse tra gli operatori intervenuti in occasione delle Giornate dell’Irrigazione di Precisione ( GIP) svoltesi lo scorso anno. Importanti risultati sono infine giunti anche dalle prove di confronto di diversi materiali pacciamanti biodegradabili, vale a dire materiali che una volta conclusa la prova vengono fresati assieme al terreno proprio perché costituiti da fibre biodegradabili.

Come si può ben comprendere e come sarà meglio illustrato ai giornalisti che interverranno alla conferenza stampa di giovedì 7 aprile a Rosolina, non è più una novità che il Centro Sperimentale per l’Ortofloricoltura Po di Tramontana, dopo oltre tre decenni di ininterrotta attività, rappresenti per gli operatori del comparto un fondamentale punto di riferimento, proprio perché da questa struttura regionale arrivano ogni anno importanti indicazioni scientifiche e operative che aiutano gli operatori ad affrontare le difficoltà e le sfide che il mercato impone.