I messaggi per un comportamento responsabile sulla strada continuano a viaggiare a bordo dei bus di Mobilità di Marca (MOM), che sostiene la campagna Con questo messaggio mi autodistruggerò entro 3 secondi… promossa dalla Provincia di Treviso. E’ una iniziativa di prevenzione per la sicurezza stradale, alla quale viene data evidenza anche sui bus dell’azienda, sui retri e sugli schermi interni.

La disattenzione, l’uso del telefonino, la distrazione che comporta fuoriuscite in solitaria e scontri frontali o laterali sono fatali. Lo dicono i dati del Centro Monitoraggio Provinciale della Provincia di Treviso sugli incidenti, che raccoglie insieme le rilevazioni dei Carabinieri, della Polizia Stradale e delle Polizie Locali dei 94 Comuni della Provincia di Treviso.

Nel 2019 (ultimo anno con rilevazioni complete da prendere in considerazione secondo l’Istat, dato che il 2020 a causa del lockdown è da considerarsi anomalo) erano stati 56 i decessi stradali e 3085 i feriti, un dato che comunque poneva la Provincia di Treviso sulla buona strada per la riduzione dei decessi tra il 2010 e il 2020. Se nel 2017 dunque si era toccata la quota minima di 53 decessi, da quel momento in poi è iniziata una lenta risalita.

Per quanto concerne i dati 2019: sono gli automezzi nel 60% a essere oggetto di incidente con deceduti, seguono i motocicli (13%), gli autocarri (11%) e le biciclette (10%). Per gli incidenti con lesioni, invece, predomina l’autovettura privata: 72%.

Il dato che più rende l’idea del periodo attuale è senza dubbio quello della natura dell’incidente mortale: la maggior parte sono fuoriuscite autonome, scontri frontali e scontri laterali, proprio come avvenuto in questo tragico agosto 2021. Inoltre, rispetto agli anni precedenti, l’ultimo periodo ha fatto ritornare alto l’indice di mortalità tra le 4 e le 7 di mattina, invertendo una tendenza che nell’ultimo decennio aveva invece visto le ore di punta di entrata e uscita al lavoro come più pericolose.

La distrazione alla guida è una delle cause predominanti. Nel 2019 sono state rilevate 310 fuoriuscite autonome 12 delle quali sono state fatali per 15 persone (quasi il 27% dei decessi dell’intero anno), che non sempre erano i conducenti. In nessuna di queste è stato segnalato il mancato rispetto dei limiti di velocità, e nella maggior parte dei casi, le condizioni meteo erano di tempo sereno, il fondo stradale era asciutto ed il tratto di strada era rettilineo, pertanto le cause dei sinistri sono imputabili alla disattenzione. Se ci aggiungiamo che sono in aumento le contravvenzioni sia per utilizzo dello smartphone alla guida (+25%) sia per il mancato utilizzo delle cinture di sicurezza (+40%) abbiamo il quadro della situazione.