La sicurezza sale a bordo con il Panic Button: non più solo videosorveglianza, ma anche un filo rosso diretto per consentire alle Forze dell’Ordine di visionare in tempo reale ciò che succede sugli autobus. E’ il progetto annunciato da Mobilità di Marca (MOM), del quale avevamo dato notizia nei giorni scorsi, e che ieri, nell’ambito del Comitato per l’Ordine pubblico e la Sicurezza, è stato ufficializzato con la presentazione, da parte del Prefetto di Treviso Maria Rosaria Laganà, dell’intesa tra l’utility e le Forze dell’ordine al fine di innalzare il livello di sicurezza nel trasporto pubblico.
Erano presenti, il Questore Vito Montaruli, il Comandante provinciale dell’Arma dei Carabinieri Gianfilippo Magno, il Comandante della Guardia di Finanza Francesco De Giacomo oltre a Giacomo Colladon presidente di Mobilità di Marca.
“Presentiamo oggi il progetto Panic Button -ha spiegato il Prefetto Laganà- che consentirà di attivare un immediato sistema di allerta alle Forze dell’Ordine sul territorio in caso di problemi gravi all’interno degli autobus. Un sistema tecnologico proposto da MOM che ha trovato la disponibilità delle Forze dell’Ordine sul nostro territorio. Si tratta di una intesa che entro fine anno consentirà l’avvio di una prima fase di sperimentazione e successivamente ci consentirà di verificarne il funzionamento e l’efficacia”.
Si tratta, infatti, di una progettualità che non ha ancora analogie sul territorio nazionale e che vede la provincia di Treviso come esempio: in caso di una reale e concreta situazione di pericolo, per il personale di bordo e/o per i passeggeri, l’autista può attivare l’allarme premendo semplicemente un bottone. In diretta, le telecamere di bordo trasmettono le immagini di quel che sta accadendo all’interno del mezzo, sia alla Sala Controllo Esercizio MOM sia alle Forze dell’Ordine, che possono valutare se e come intervenire nella modalità più corretta e tempestiva.
“Ringraziamo il Prefetto e le Forze dell’Ordine per la grande disponibilità. Confidiamo –ha spiegato con soddisfazione Giacomo Colladon presidente di MOM- che la nuova tecnologia consenta di innalzare i livelli di sicurezza a bordo degli autobus del trasporto pubblico locale, a tutela dei nostri autisti e controllori ma anche dei passeggeri. Il progressivo rinnovo della nostra flotta ci consentirà una estensione a tappe forzate dei sistemi di videosorveglianza su tutti gli autobus”.
Il progetto Panic Button coinvolge al momento 67 autobus della flotta in servizio , dei quali 28 in ambito urbano e 39 operativi su linee extraurbane. A bordo dei mezzi è stato installato un sistema di videosorveglianza digitale Streamax, provvisto di una “consolle” di comando con integrato un pulsante di allarme.
La tecnologia testata con la Sala Operativa della Questura di Treviso presto sarà operativa anche al Comando dei Carabinieri di Treviso, come ha spiegato il colonnello Gianfilippo Magno: “Stiamo procedendo per essere operativi già entro il mese di dicembre anche presso il nostro Comando”. L’estensione all’Arma ell’intesa con MOM consentirà di avere una copertura capillare del territorio, anche in considerazione dell’estesa operatività dei servizi di trasporto pubblico in ambito urbano ed extraurbano.