Veritas ha segnalato che è regolare l’incarico per il restauro dei marmi all’interno del cimitero monumentale di San Michele. Di seguito quanto comunicato dall’azienda.

I giornali locali hanno pubblicato articoli che gettano ombre sull’operato di Veritas in occasione di alcuni lavori all’interno del cimitero monumentale di San Michele, a Venezia, assegnati a una ditta di restauri lapidei. Veritas conferma che tutti i suoi affidamenti (questi compresi) rispettano le norme del codice degli appalti e i regolamenti aziendali, rispondono al principio di trasparenza e legalità e sono attuati secondo le procedure di Veritas, senza che nessuno dei numerosi controllori esterni, cui spettano le verifiche, abbia mai rilevato contestazioni.

In particolare, all’interno della spesa per i 16 cimiteri gestiti da Veritas su incarico del Comune di Venezia, circa 30.000 euro sono destinati alla manutenzione dei marmi di San Michele. Marmi storici (il cimitero è un bene monumentale e vincolato dalla Soprintendenza) sui quali possono intervenire solo restauratori qualificati, in possesso di una specifica certificazione rilasciata dalla stessa Soprintendenza.

Veritas affida i lavori a rotazione, seguendo il proprio albo fornitori al quale si possono iscrivere tutti coloro i quali sono in possesso dei requisiti richiesti. In questo caso, le altre 5 ditte specializzate e qualificate iscritte all’Albo, interpellate da Veritas, non hanno presentato un’offerta, dal momento che lavorare a San Michele, e comunque a Venezia, è più oneroso che in altre località, tenendo conto che i capitolati sono redatti sulla base di quello generale e del prezziario del Comune di Venezia.

Quindi, i lavori sono stati assegnati all’unica azienda in possesso dei requisiti che aveva risposto.