Padova è la città di Galileo Galilei, una delle capitali italiane della scienza e dell’innovazione. Cultura scientifica e capacità di trasferire tecnologie al mondo delle imprese vi fioriscono da secoli: Padova è una città il cui patrimonio culturale si identifica in larga parte con le istituzioni scientifiche che vi sono insediate.

Ѐ su questo patrimonio inestimabile di conoscenza che pone le proprie fondamenta Galileo-Settimana della Scienza e Innovazione, in programma nel capoluogo patavino, da lunedì 11 a domenica 17 ottobre: sette giorni in cui 30 realtà del mondo scientifico, culturale, imprenditoriale e associativo e le istituzioni cittadine, con la direzione scientifica di Giovanni Caprara, editorialista scientifico , proporranno dibattiti, lezioni o workshop interattivi all’insegna del titolo Rinascita, che rappresenta la volontà comune affinché la ripresa del Paese sia guidata da scienza e innovazione. Per sette giorni, la città di Galileo Galilei, si trasformerà in un laboratorio nazionale di eccellenza dell’innovazione, nel capoluogo del sapere scientifico e della divulgazione e aprendo al pubblico i luoghi della scienza.

La manifestazione vuole mettere sotto la lente i grandi temi del mondo scientifico, proponendosi come piattaforma comune per promuovere Padova a capitale italiana della scienza e dell’innovazione. E’ promossa da Comune di Padova e ItalyPost con il patrocinio dell’ Università di Padova, realizzata con il sostegno della Fondazione Cassa di Risparmio di Padova e Rovigo, la main partnership di Intesa Sanpaolo e Lago, AcegasApsAmga in qualità di sponsor e Fondazione AIRC per la ricerca sul cancro ed Egea in qualità di content partner

Cuore “simbolico” della manifestazione sarà anche quest’anno la cerimonia di consegna del Premio letterario Galileo per la divulgazione scientifica, giunto alla quindicesima edizione e realizzato con il patrocinio della Regione Veneto, in programma domenica 17 ottobre alle ore 11 al Teatro Verdi. La cerimonia di consegna –la cui giuria scientifica è presieduta da Maria Chiara Carrozza, presidente del Consiglio Nazionale delle Ricerche e direttore scientifico Fondazione Don Gnocchi, nonché docente di Bioingegneria industriale Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa– sarà preceduta, sabato 16 ottobre alle ore 18, da un incontro pubblico con gli autori dei 5 libri finalisti del Premio: Antonio Casilli, Pier Paolo Di Fiore, Barbara Mazzolai, Alberto Piazza e Chiara Valerio.

Il Premio Galileo andrà a chiudere simbolicamente l’edizione 2021 della Settimana della Scienza e Innovazione, con un cartellone di 50 appuntamenti e 150 relatori, costruito con l’obiettivo di permettere a tutti –da chi lavora nel mondo della ricerca e dell’innovazione a chi è semplicemente curioso– di scoprire idee e progetti che cambieranno il futuro. Saranno presenti a Padova i grandi nomi della ricerca scientifica e grandi leader internazionali: da Francesco Profumo, presidente Fondazione Compagnia di San Paolo e presidente ACRI, già ministro dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca (2011-2013) a Giorgio Metta, direttore IIT-Istituto Italiano di Tecnologia. Al centro della discussione sul rapporto tra impresa e innovazione saranno gli interventi di imprenditori come Federico De Stefani, amministratore delegato Sit, Marco Stevanato, vicepresidente Assindustria Veneto Centro con delega alla Finanza, Giovanni Bossi, fondatore Cherry e amministratore delegato Cherry 106, Massimo Claudio Comparini, amministratore delegato Thales Alenia Space Italia e Giulio Ranzo, amministratore delegato Avio, ma anche Walburga Fröhlich, fondatrice e amministratore delegato atempo, e Maria Fatima Lucas, fondatrice di Zymvol.

Altrettanto importanti sono i nomi della ricerca e della divulgazione che parteciperanno alla manifestazione: da Giorgio Saccoccia, presidente ASI-Agenzia Spaziale Italiana a Maria Rescigno, vicerettore e delegato alla ricerca Humanitas University, fino all’astrofisica di fama internazionale Sandra Savaglio; e ancora, Tommaso Ghidini, capo Divisione di Strutture, meccanismi e materiali ESA-Agenzia Spaziale Europa, e Umberto Guidoni, il primo astronauta europeo a soggiornare sulla Stazione Spaziale Internazionale (2001).

Il Premio letterario Galileo per la divulgazione scientifica: le opere finaliste e la Giuria

Il Premio Galileo, realizzato con il patrocinio della Regione Veneto, seleziona da quindici anni i migliori libri di divulgazione scientifica pubblicati in Italia nel biennio precedente: l’opera vincitrice del Premio –che in passato è stato assegnato a nomi del calibro di Nicola Armaroli, Piergiorgio Odifreddi, Carlo Rovelli, Stefano Mancuso, Cristina Cattaneo e Giulio Cossu– sarà annunciata domenica 17 ottobre, nella cornice del Teatro Verdi tra le 5 opere finaliste selezionate dalla Giuria Scientifica.

Partecipano alla fase finale del Premio Galileo 2020: Antonio Casilli, autore di Schiavi del clic (Feltrinelli, 2020), Pier Paolo Di Fiore, autore de Il prezzo dell’immortalità (Il Saggiatore, 2020), Barbara Mazzolai, autrice de La natura geniale (Longanesi, 2019), Alberto Piazza, autore di Genetica e destino (Codice Edizioni, 2020), e Chiara Valerio, autrice de La matematica è politica (Einaudi, 2020).

La cinquina finalista del Premio Galileo è stata selezionata lo scorso 19 gennaio 2021 dalla Giuria scientifica presieduta quest’anno da Maria Chiara Carrozza, presidente del Consiglio Nazionale delle Ricerche, ma anche direttore scientifico della Fondazione Don Gnocchi. Carrozza è anche docente di Bioingegneria industriale presso la Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa.

A lei si sono affiancati cinque autorevoli giornalisti specialisti della divulgazione scientifica –Gabriele Beccaria, firma de La Stampa e responsabile degli inserti Tuttoscienze e Tuttosalute, Giovanni Caprara, saggista ed editorialista scientifico del Corriere della Sera, Massimo Cerofolini, giornalista e conduttore EtaBeta Radio 1 RAI, Luciano Onder, giornalista e conduttore TG5 Salute, e Rossella Panarese, autrice e conduttrice di Radio3Scienza, il quotidiano scientifico di Rai Radio 3, scomparsa lo scorso 1 marzo– e cinque docenti universitari in rappresentanza di alcuni dei maggiori Atenei italiani: Anna Cereseto, direttore Laboratorio di Virologia molecolare CIBIO Università di Trento, Annamaria Colao, docente di Endocrinologia Università Federico II di Napoli, Carmen Giordano, docente di Bioingegneria Politecnico di Milano, Roberto Ragazzoni, docente di Astronomia Università di Padova e direttore dell’Osservatorio Astronomico di Padova, e Sahra Talamo, direttrice Laboratorio di Radiocarbonio dell’Università di Bologna.

Alla giuria scientifica si affianca la giuria esterna, composta da 200 studenti universitari di tutta Italia che si sono candidati come giurati, e dalle 10 scuole secondarie di secondo grado selezionate per la fase finale del Concorso Scuole, una novità istituita l’anno scorso dal Comune di Padova con l’obiettivo di stimolare i giovani studenti di tutta la Penisola sul tema della corretta informazione scientifica. Sarà proprio la giuria esterna a decretare con il proprio voto l’opera vincitrice del premio.

Ricerca, impresa e innovazione: i grandi talk

La Settimana della Scienza e Innovazione si è sempre contraddistinta per la capacità di coniugare il mondo della ricerca applicata con il mondo dell’impresa, coscienti che, proprio dalle imprese innovative viene spesso la spinta per trovare soluzioni rivoluzionarie.

L’evento che aprirà quella che nei fatti la sezione dedicata al rapporto tra imprese e innovazione si terrà venerdì 15 ottobre alle ore 11,30 e vedrà un interessante incontro sul tema de La spinta all’innovazione che viene dalla space economy con un confronto tra David Avino, fondatore e amministratore delegato Argotec, Massimo Claudio Comparini, deputy CEO, senior executive vice president Osservazione, Esplorazione e Navigazione Thales Alenia Space e amministratore delegato Thales Alenia Space Italia, Giulio Ranzo, amministratore delegato Avio e Giorgio Saccoccia, presidente ASI-Agenzia Spaziale Italiana, il tutto moderato da Giovanni Caprara, editorialista scientifico Corriere della Sera.

Sempre sul tema della space economy e sul ruolo fondamentale che il settore ha nell’economia si terrà l’evento di venerdì 15 ottobre alle ore 15 Otto passi nel Futuro, con gli interventi dell’astronauta Umberto Guidoni e Tommaso Ghidini, capo Divisione di Strutture, meccanismi e materiali ESA-Agenzia Spaziale Europa. Venerdì 15 alle ore 18, sul palco del Teatro Verdi sarà invece la volta di Guido Tonelli, docente di Fisica generale Università di Pisa, con un intervento sul tema Il tempo e il cosmo tra scienza e filosofia. La sezione sull’esplorazione spaziale si concluderà sabato 16 ottobre alle ore 15 con la presentazione di Breve storia dello spazio (Salani Editore) di Giovanni Caprara, che vedrà protagonista l’autore in conversazione con Roberto Ragazzoni, direttore Osservatorio Astronomico di Padova e docente di Astronomia all’Università di Padova, e Sandra Savaglio, astrofisica di fama internazionale – celebre la copertina a lei dedicata dalla rivista Time – e docente di Astrofisica Università della Calabria.

Di spicco sul tema dell’ innovazione e del rapporto con le imprese è l’evento Innovare, non bastano le idee, che si terrà venerdì 15 ottobre alle ore 16,30, moderato da Raffaella Polato, inviato speciale Corriere della Sera, con un dialogo tra Giulio Bertolo, amministratore delegato Elite, Nicola De Mattia, amministratore delegato Targa Telematics, Federico De Stefani, amministratore delegato Sit, e Riccardo Pavanato, amministratore delegato auxiell. Di grande rilievo è anche l’evento di venerdì 15 alle ore 21 dedicato al tema Europa e innovazione: il futuro è donna, una conversazione sul ruolo delle donne nelle impese e nell’innovazione che vedrà come protagoniste Walburga Fröhlich, fondatrice e amministratore delegato atempo, Maria Fatima Lucas, fondatrice Zymvol e Giada Palma, autrice di 20 Women for Innovation, il tutto moderato da Maria Gaia Fusilli, collaboratrice L’Economia del Corriere della Sera.

Sul tema del rapporto tra ricerca, impresa e startup, si segnala anche l’incontro di sabato 16 ottobre alle ore 10 con Roberto Battaglia, autore di Startupper in Azienda (Egea) e transformation lead – divisione IMI corporate & investment banking Intesa Sanpaolo, Marco Bettiol, docente di Economia e gestione delle imprese Università di Padova, Emanuela Ferro, partner & business strategy leader Glasford International Italy e Carlo Pasqualetto, co-fondatore AzzurroDigitale, con la conduzione di Elena Ravera, collaboratrice L’Economia del Corriere della Sera. Sul tema Manager non convenzionali si confronteranno, venerdì 15 ottobre alle ore 15, Marco Alici Biondi, partner Glasford International Italy, Anna Cracco, direttore commerciale Fòrema, Alessandro Detto, senior vice-president The RepTrak Company Italia, coautore di CEO branding nella reputation economy (Egea), Alessandro Masato, Fitt innovation officer, con la moderazione di Marco Panara, giornalista la Repubblica Affari & Finanza.

Sarà un format innovativo quello proposto quest’anno da Studio Bonini, partner del Festival, che venerdì 15 ottobre, dalle 15 alle 18, aprirà uno “sportello” sul tema Dall’idea al prodotto: orientarsi tra le opzioni che offre la proprietà intellettuale, con la possibilità, per le aziende e i professionisti interessati, di incontrare –previa prenotazione su www.galileofestival.it– Ercole Bonini, Anna Comparin e Emanuele De Sandre.

Se c’è un settore che è stato investito e sarà investito ancor di più nei prossimi anni dalla rivoluzione tecnologica, di sicuro è quello delle banche. E su questo fronte il Galileo Festival porterà a discutere alcuni dei principali protagonisti del settore durante l’incontro di venerdì 15 ottobre alle ore 16,30: protagonisti de Il futuro delle banche, condotto da Paolo Possamai, direttore Nordest Economia, Giovanni Bossi fondatore di Cherry, Stefano Caselli, docente di Economia degli Intermediari Finanziari, Algebris Chair in Long-Term Investment and Absolute Return, prorettore per gli Affari Internazionali Università di Bocconi e autore de La grande tentazione (Egea), Roberto Gabrielli, direttore regionale Veneto ovest e Trentino Intesa Sanpaolo e Marco Stevanato, vice presidente Assindustria Veneto Centro con delega alla Finanza.

Altro tema fortemente attuale e di grande rilievo, che investe il mondo della ricerca e dell’impresa, è certamente quello del cambiamento climatico e della corsa verso la transizione green. Da segnalare, a tal proposito, venerdì 15 ottobre alle ore 16,30, La sfida dei cambiamenti climatici e il difficile governo dell’acqua, condotto da Matteo Marian, caporedattore Il Mattino di Padova, con la partecipazione di Chiara Gallani, assessore alle Politiche del lavoro e dell’occupazione, ambiente, verde, parchi e agricoltura, Agenda 21 Comune di Padova, Roberto Gasparetto, amministratore delegato AcegasApasAmga, Andrea Razzini, direttore generale Veritas e Loris Tomiato, direttore area tecnica e gestionale Arpa Veneto. Nella giornata di sabato 16 ottobre alle ore 11,30 si terrà invece l’incontro sul tema Quanto contano le tecnologie nella transizione ecologica?, in cui avranno modo di intervenire Andrea Briganti, autore di Anticipare il cambiamento (Cinquesensi Editore), Eleonora Di Maria, presidente Vsix, docente di Governo e gestione delle imprese Università di Padova, Stephen Taylor, direttore Struttura Innovazione e Sistemi Complessi Area Science Park, e Massimiano Tellini, responsabile circular economy Intesa Sanpaolo Innovation Center.

Appuntamento dedicato alle giovani generazioni sarà quello proposto da FAST, sabato 16 ottobre, alle ore 10: I giovani e le scienze, un’occasione di confronto che vedrà l’intervento di Alberto Pieri, segretario generale Fast e vicepresidente vicario UGIS e come protagonisti proprio i giovani, tra cui Giovanni Benetti, studente IIS Mario Rigoni Stern di Asiago e vincitore del secondo premio EUCYS-European Union Contest for Young Scientists, Leonardo Cerioni, studente IIS Galilei di Jesi, vincitore Iberdrola Prize e Sara Peverali, studentessa Istituto Omar Novara, il tutto moderato da Andrea Colacicco, giornalista VeneziePost.

Sempre sul tema della formazione, inoltre, anche il ciclo di workshop e seminari proposto da Fòrema da lunedì 11 a giovedì 14 ottobre: a dare il via, lunedì 11, il focus su Digital skills for hybrid jobs: lavori ibridi, di cosa si tratta con Serena Tassoni e Roberto Baldo. Seguirà, martedì 12, Smart working vs telelavoro: essere smart per lavorare oggi con Matteo Buffa e Mauro Mazzetto. A concludere, giovedì 14, La sostenibilità come fonte di vantaggio competitivo e innovazione per le imprese con Matteo Civiero, Elisa Gritti e Alessandro Maura.

Non poteva mancare, anche quest’anno, un incontro sul ruolo fondamentale che la scienza ha in un periodo, come il nostro, segnato da sconvolgimenti globali pandemici, climatici, sociali e politici: è questo il focus dell’evento di presentazione di Come potrebbe essere il domani. Perché la scienza può rendere il nostro futuro migliore (BUR) di Massimo Inguscio, docente di Fisica Università di Firenze, e Gabriele Beccaria, giornalista e coordinatore Tuttoscienze e Tuttosalute de La Stampa, che dialogheranno con Alberto Peruzzi, docente di Filosofia teoretica Università di Firenze, sabato 16 ottobre alle ore 11,30.

A concludere simbolicamente la sezione dei grandi talk, alle ore 16.30 di sabato 16 ottobre, sarà l’appuntamento È davvero difficile fare ricerca in Italia?, con un confronto tra Giorgio Metta, direttore IIT-Istituto Italiano di Tecnologia, e Francesco Profumo, presidente Fondazione Compagnia di San Paolo e presidente ACRI, già ministro dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca (2011- 2013).

Le nuove frontiere della medicina

Anche quest’anno la Settimana della Scienza e Innovazione si avvale della collaborazione scientifica di partner di rilievo nazionale, a partire dalla Fondazione AIRC per la ricerca sul cancro che, dopo il grande successo delle precedenti edizioni, torna al Galileo con un’ospite d’eccezione, Maria Rescigno, vice rettore e delegato alla ricerca Humanitas University, autrice di Microbiota, arma segreta del sistema immunitario (Vallardi). Sabato 16, alle ore 16,30, Rescigno sarà protagonista di un dibattito con Marco Cambiaghi, ricercatore in Neuroscienze Università di Verona e collaboratore di Tuttoscienze de La Stampa. Giovedì 14, alle 11.30, Riccardo Di Deo, divulgatore scientifico e nutrizionista AIRC, accompagnerà il pubblico in un incontro digital-only sul tema Sana e sostenibile: l’alimentazione per noi e per il nostro pianeta.

La medicina delle differenze: verso l’equità di cura sarà, invece, il titolo di un incontro, sabato 16, alle ore 15, condotto da Silvia Pittarello, comunicatrice scientifica e docente Master di Comunicazione delle Scienze Università di Padova, dove avranno modo di dialogare sul tema Giovannella Baggio, docente di Medicina di genere Università di Padova, presidente Centro Studi Nazionale su Salute e Medicina di Genere e Silvia De Francia, farmacologa clinica e ricercatrice Università di Torino, autrice de La medicina delle differenze (Neos Editori).

Perché diabete e obesità minacciano la salute globale è invece il tema del focus proposto dalla Fondazione per la Ricerca Biomedica Avanzata – VIMM (Istituto Veneto di Medicina Molecolare) in programma giovedì 14 alle ore 18 presso la Sala Paladin di Palazzo Moroni. A confrontarsi sul tema, Gian Paolo Fadini, principal investigator Laboratorio di Diabetologia Sperimentale VIMM, docente di Endocrinologia Università di Padova e dirigente medico Azienda Ospedale – Università di Padova, e Roberta Sartori, ricercatrice post-doc VIMM e Dipartimento di Scienze Biomediche Università di Padova.

Da lunedì 12 a domenica 18 ottobre, gli incontri con la scienza, formazione e divulgazione

Da lunedì 12 a domenica 18 ottobre, il calendario di Galileo-Settimana della Scienza e Innovazione sarà costellato da incontri, lezioni e interventi curati dalle istituzioni scientifico-tecnologiche della Città.

INAF-Osservatorio Astronomico di Padova partecipa a Galileo con Le stelle «Padua»: piccole, bisbetiche, indomate! (martedì 12, ore 18, Sala Paladin di Palazzo Moroni), con Simone Zaggia e Caterina Beccato; proprio la sede dell’Osservatorio Astronomico di Padova ospiterà, lunedì 11, l’incontro I colori delle stelle con Stefano Ciroi, Paolo Ochner e Alessandro Siviero, astronomi Università di Padova.

L’ Istituto Nazionale di Fisica Nucleare-INFN, sezione di Padova, proporrà invece un ciclo di incontri: ad aprire, lunedì 11.10 alle 18, Onde gravitazionali e cosmologia nel XXI secolo, con Angelo Ricciardone. Doppio appuntamento, martedì 12.10, alle ore 15, La fisica nucleare al servizio della medicina, con Michele Ballan e Luisa Pegoraro, e alle 18, con Fisica nucleare: una scienza fondamentale che entra nella vita di tutti con Lorenzo Fortunato. Mercoledì 13.10, alle ore 15, si parlerà di Video e grafiche per la comunicazione della scienza con Giacomo Ciani, Livia Conti e Vincento Napolano, mentre giovedì 14,10, sempre alle 15, sarà la volta di Tomografia muonica: dalla fisica delle particelle alla società con Altea Lorenzon. Giovedì 14, alle 18, Tommaso Dorigo, ricercatore INFN, sarà protagonista con Giovanni Bianchi del Dipartimento di Beni Culturali dellʼUniversità di Padova di Intelligenza artificiale e arte contemporanea.

Lʼ Istituto per le Tecnologie della Costruzione del CNR approfondirà, invece, il tema Gli edifici del futuro: nuovi materiali per l’efficienza energetica giovedì 14, ore 11.30, con Sergio Bobbo, Laura Fedele, Giovanni Ferrarini, e Davide Menegazzo. Sempre sul tema della sostenibilità, interverrà, mercoledì 13, alle ore 15, anche Michele Modesti, docente di Chimica industriale e tecnologica Università di Padova, protagonista del focus su Il riciclo delle materie plastiche e bioplastiche nell’ottica dell’economia circolare.

Sul rapporto tra uomo e ambiente, da non perdere l’appuntamento a cura dell’ Istituto Zooprofilattico Sperimentale delle Venezie (mercoledì 13.10, ore 18) – Uomo, animale e ambiente: è tempo di «one-health» – con Federica Gallocchio, Stefania Leopardi, Fabrizio Montarsi e Silvia Pittarello. E ancora, il convegno promosso da Associazione SAGEN – Nuove tecnologie, energia, ambiente, salute – in programma da giovedì 14 a sabato 16 ottobre.

Sarà un appuntamento in tandem quello proposto da Associazione degli Amici Università di Padova e Associazione Alumni Università di Padova, che martedì 12.10, alle 18 al Caffè Pedrocchi, porteranno un approfondimento su Pensare in piccolo per pensare in grande: le nanotecnologie con Vincenzo Amendola, Michele Maggini, e Riccardo Momoli.

Al Galileo ci sarà anche spazio per le scienze sociali e umanistiche. Martedì 12 ottobre, alle 16.30, si discuteranno gli Effetti del lockdown su vita quotidiana e lavoro con Francesca Bassi, Rachele Brocco, Stefano Mazzuco, Omar Paccagnella e Margherita Silan del Dipartimento di Statistica dell’Università di Padova. Sempre lo stesso Dipartimento, giovedì 14 alle 16.30, proporrà T0S S1E3: come i numeri ci raccontano l’universo con Alessandra Brazzale e Andrea Sottosanti.

Al centro della discussione della Settimana della Scienza e Innovazione vi sarà poi anche la formazione: da non perdere, quindi, gli appuntamenti curati dal Contamination Lab Veneto, che lunedì 11 ottobre chiuderà l’eedizione 2021 con un evento realizzato al Centro Culturale Altinate San Gaetano, e da Enactus Italia, che tornerà sul tema green con Enactus, lʼimprenditorialità per creare un futuro migliore e sostenibile.

Chiudono simbolicamente la carrellata sul calendario del Galileo gli appuntamenti dedicati alla divulgazione: lunedì 11, alle 18, Luca Pagani, docente di Antropologia molecolare Università di Padova, parlerà de La nostra molteplice storia genetica, mentre Roberto Gatto, ricercatore al Dipartimento di Geoscienze dell’Università di Padova, parlerà di Nuove tecniche per vecchi fossili mercoledì 13 alle 16,30. Lo stesso giorno, sarà la volta di Massimo Guarnieri, docente di Elettrotecnica e Storia della tecnologia all’Università di Padova, con Come ti imprigiono l’energia. Pensare da scienziati: come sviluppare l’arte del dubbio è il titolo del dialogo curato mercoledì 13 alle 16,30 da CICAP con la partecipazione di Massimo Polidoro, scrittore e divulgatore scientifico, cofondatore CICAP, e Francesco Suman, giornalista Il Bo Live. Polidoro parteciperà anche al confronto Nico Pitrelli della SISSA, autore de Il giornalismo scientifico (Carocci), e Federica D’Auria, redattrice Il Bo Live, su Da Greta al coronavirus: come cambia il giornalismo scientifico. Saranno, invece, gli Insetti a tavola i protagonisti dell’incontro-laboratorio proposto, sabato 16 dalle 15.30, dal Museo Esapolis con Lorenzo Cogo, Stefano Cremasco, Silvia Cappellozza, ed Enzo Moretto.

La Settimana della Scienza e Innovazione non offrirà solo momenti di dibattito e confronto: da non perdere, infatti, le visite guidate al Museo di Scienze Archeologiche e d’Arte, condotte dal conservatore Alessandra Menegazzi, e al Museo di Macchine E. Bernardi, con Alberto Benato, docente di Macchine all’Ateneo patavino.

Le dichiarazioni dei partner

Andrea Colasio, assessore alla Cultura Comune di Padova: “Quella che presentiamo oggi è la fase finale di un percorso culturale avviato qualche anno fa: un percorso ideato, in seno al Premio Galileo (giunto alla XV edizione) per raccontare Padova come Città della Scienza e dell’Innovazione. Il Festival dell’Innovazione e della Ricerca quest’anno propone 50 eventi, 150 relatori, nate dalla collaborazione di oltre 30 istituzioni scientifiche e culturali, con la cerimonia di consegna del Premio letterario Galileo per la divulgazione scientifica come evento centrale, di livello nazionale, in grado di attirare circa 1000 giovani da tutta Italia. Come amministrazione, il nostro obiettivo – con il Galileo Festival – è ora di creare le condizioni affinché Padova, da qui a breve, possa candidarsi come “Capitale Europea dell’Innovazione”: un percorso che abbiamo avviato e testato, mettendo in rete molte istituzioni scientifiche cittadine che parteciperanno alla Settimana della Scienza e Innovazione”.

Giovanni Caprara, editorialista scientifico e direttore scientifico Galileo Festival: “Sarà una Settimana davvero significativa, non solo per Padova, perché racconterà un mondo e una realtà nazionali eccezionale: parlare di scienza e innovazione oggi significa aprire gli occhi verso un futuro diverso. La pandemia ha dimostrato che la scienza e la ricerca oggi si esprimono attraverso la tecnologia in modo straordinario: la domanda che dobbiamo farci è ora cosa possiamo fare, come società, per vivere meglio, per avere una preparazione culturale, psicologica, mentale per affrontare le incertezze del futuro. Tutto questo è condensato in una Settimana di eventi e incontri con personaggi di livello nazionale e internazionale riescono a raccontarci non solo le sfide, ma anche le capacità che riusciamo ad esprimere”.

Filiberto Zovico, fondatore ItalyPost: “Padova può aspirare a diventare una capitale europea della scienza e dell’innovazione, perché ha sia un’Università di altissimo livello che un tessuto industriale capace di elaborare le conoscenze e trasformarle in avanzate tecnologie che le aiutano a competere a livello globale. Il Galileo Festival, che, di tante manifestazioni che si sono svolte in passato, è l’unica che si è consolidata negli anni, può essere lo strumento per connettere mondi che a volte viaggiano frammentati come quello dell’impresa e della ricerca, e aiutarli a costruire un progetto che richiede una visione comune e capacità di attrarre talenti e imprese fortemente innovative”.

Roberto Gabrielli, direttore regionale Veneto ovest e Trentino Intesa Sanpaolo: “Intesa Sanpaolo crede che il futuro e lo sviluppo del Paese passino inevitabilmente attraverso l’evoluzione tecnologica, la transizione digitale e la ricerca scientifica, e il Galileo Festival, che siamo lieti di sostenere, è un importante momento di conoscenza e approfondimento di questi temi per il territorio – ha sottolineato Roberto Gabrielli, direttore regionale Veneto Ovest e Trentino Alto Adige Intesa Sanpaolo -. La nostra banca collabora con circa 60 Università in Italia e all’estero e sostiene progetti di ricerca e borse di studio negli atenei di Padova e Venezia, oltre a essere tra i soci fondatori del Competence Center SMACT con le università del Triveneto. Inoltre, grazie al programma Motore Italia, S Loan, il finanziamento che premia il raggiungimento di obiettivi ESG, i green bond e il plafond creditizio di 6 miliardi di euro dedicato alla Circular Economy, incoraggiamo e sosteniamo la transizione sostenibile delle imprese. Tutte le attività, i progetti e gli incubatori ad alto contenuto innovativo e scientifico sono seguiti da Intesa Sanpaolo Innovation Center, la società del Gruppo dedicata all’innovazione, allo sviluppo di progetti di ricerca applicata e supporto alle startup ad alto potenziale”.

Roberto Gasparetto, amministratore delegato AcegasApsAmga: “In qualità di gestori del servizio idrico padovano, come AcegasApsAmga siamo felici di partecipare per la prima volta al Galileo Festival con un panel dedicato alla sicurezza idraulica della città. Non solo una partnership e un evento di grande valore per la città, ma una grande opportunità di poter raccontare e approfondire le innovazioni tecnologiche e la ricerca applicata nel territorio rispetto al governo delle acque con un focus sugli interventi attivati negli anni, in collaborazione con Comune e Autorità di Bacino, per la protezione di Padova dai fenomeni meteorologici estremi”.

Paola Zanovello, full professor Università di Padova e consigliera Comitato AIRC Veneto: “Nel 2021 Fondazione AIRC ha investito oltre 7,9 milioni di euro nella nostra regione per sostenere 59 progetti di ricerca. Un risultato reso possibile anche grazie alle iniziative del Comitato Veneto, attivo dal 1982, che ogni anno promuove numerosi appuntamenti di raccolta fondi e sensibilizzazione. Anche la divulgazione scientifica è parte integrante della missione di AIRC e comunicare bene il progresso della ricerca è sempre più importante in una società che evolve rapidamente e si deve adattare in fretta ai cambiamenti in atto. Per questo è con immenso piacere che anche quest’anno abbiamo deciso di aderire al programma del Galileo Festival: una piattaforma per confrontarsi su temi scientifici rilevanti e capace di far crescere il dialogo tra scienza e società”.