La biodiversità vegetale interessa, ovviamente, anche la frutticoltura e nello specifico le vecchie varietà di melo, di cui il Veneto risulta essere una regione ricchissima. Si tratta di un patrimonio autoctono prezioso che non dev’essere perduto e proprio per questo l’Amministrazione regionale ha attivato il Progetto Bionet. Si pensi che un’analisi condotta sulle varietà antiche di melo conservate nell’azienda pilota e dimostrativa Sasse Rami di Veneto Agricoltura a Ceregnano nel rodigino (una vera e propria Arca di Noè del patrimonio frutticolo regionale) e nelle aziende sperimentali degli istituti agrari Parolini di Bassano del Grappa, Della Lucia di Feltre Stefani Bentego di di Verona, aderenti a Bionet, ha permesso di reperire del prezioso materiale genetico da oltre 240 alberi di melo conservati all’interno delle collezioni.

Ora, grazie ad un’indagine genetico-molecolare condotta nel Laboratorio di Biotecnologie di Veneto Agricoltura a Thiene nel vicdentino, sarà possibile indicare per ciascuna varietà un profilo genetico ed una assegnazione varietale certa sulla base della comparazione dei profili genetici con una banca dati referenziata. In altre parole, sarà possibile determinare con esattezza di quale varietà di melo si tratta, migliorando di fatto la gestione interna delle collezioni.

Le potenzialità derivanti da questa operazione spaziano dall’assegnazione varietale per scopi vivaistici, ai futuri programmi di miglioramento genetico volti al licenziamento di nuove varietà aventi importanti caratteristiche, quali resistenza alle patologie, particolari caratteri qualitativi, ecc., nonché alla valorizzazione delle risorse genetiche autoctone creando canali o nicchie di mercato (agriturismi in primis) in grado di aumentare di fatto il margine di guadagno delle piccole-medie imprese agricole. Non da ultimo, potrebbe prendere corpo un network tra gli Istituti Agrari che detengono le collezioni esaltando di fatto le potenzialità delle risorse genetiche autoctone.

Come accennato, questo programma di caratterizzazione genetica si sviluppa nell’ambito del Progetto Bionet riguardante la Rete regionale per la biodiversità di interesse agrario e alimentare del Veneto e completerà i dati necessari per l’iscrizione delle varietà autoctone di melo all’Anagrafe nazionale delle risorse genetiche di interesse agrario.