Il prezzo dell’energia elettrica all’ingrosso continua a salire, spinto dalla situazione di instabilità nel mercato del gas naturale e dai continui aumenti dei costi dei certificati di emissione di CO2: a fine 2021 si teme un nuovo record assoluto del PUN dalla nascita della borsa elettrica. Lo ha segnalato AGSM Energia.

Al riguardo, l’azienda scaligera evidenzia che, sulla scia dell’andamento riscontrato in tutta Europa, durante la settimana scorsa in Italia il prezzo dell’energia all’ingrosso PUN ha registrato un ulteriore aumento di oltre il 17% rispetto alla settimana precedente, toccando la quotazione record su base settimanale di 163 euro/MWh, valore più alto di sempre.

Un andamento che, per il momento, sembra destinato a proseguire per tutto l’anno: nelle ultime settimane del 2021, momento in cui il fabbisogno energetico nazionale sarà ancora più elevato, si prevede il picco assoluto del prezzo dell’energia che, secondo le stime, potrebbe avvicinarsi ai 220 euro/MWh, stabilendo il nuovo record storico.

Ancora una volta la causa di questo incremento costante è correlata al mercato del gas naturale, che registra prezzi sempre più alti e che, insieme al carbone, non è sufficiente a soddisfare l’alta domanda energetica.

Incidono pesantemente anche le normative ambientali, dal momento che l’impennata del costo dei certificati di emissione di CO2 si riflette sui costi di produzione, alimentando i picchi di prezzo delle quotazioni energetiche sui mercati.