Il futuro della mobilità sostenibile a Verona? Non solo elettrico, non solo a metano, ma anche, perché no, a idrogeno. E più verde, con polmoni come il Central Park studiati ad hoc per una visione di qualità della vita a Verona. E collegato, con progetti di ‘people mover’, ciclovie, variante alla statale 12 e la realizzazione della linea dell’alta velocità che tocca il basso lago; ma anche la realizzazione del filobus in città, lo sviluppo integrato con ATV per gestire la bigliettazione sugli autobus e la partecipazione a bandi europei che permettono la conversione all’elettrico dei mezzi, anche dei traghetti che solcano il lago di Garda. Ecco allora che la figura del Mobility Manager è importante per la predisposizione di piani efficaci per lo spostamento delle persone nelle aziende, ma anche nella scuola.

Questa la visione di Verona e del suo intero territorio emersa dalla prima edizione del convegno Verona si Muove, voluto e organizzato da AMT.

“Faremo di questo appuntamento un tavolo permanente a Verona sulla mobilità sostenibile -ha affermato Alessandro Rupiani, presidente di AMT-. Dopo anni di parole e filosofia, è ora di passare alla progettazione, ai fatti. Perché mobilità sostenibile non è solo ricambio dei mezzi, ma anche educazione intergenerazionale. La sfida del futuro? Rendere il trasporto pubblico locale concorrenziale per le persone.”

“L’intervento dei rappresentanti politici ha dimostrato, qualora ce ne fosse stato bisogno, che Verona è una grande città, con infinite potenzialità, e che è ormai maturo il momento per divenire una città metropolitana -ha affermato Luciano Marchiori, direttore di AMT -. Forse è anche la più grande e potenziale città metropolitana del Veneto. Se tutto ciò che è stato detto si avvererà, e buona parte di ciò che è emerso durante il convegno sarà certamente realizzato, AMT vuole esserci. E per far questo conta di dare dimostrazione nel tempo, ma anche a breve, che ha le capacità necessarie per giocare un ruolo importante.”

Qui si gioca la partita. Rendere il trasporto pubblico locale efficiente e preferibile da parte dei cittadini. A partire dalla filovia, su cui si sta lavorando. “Il 15 ottobre termineremo la fase legata alla variante”, ha aggiornato Rupiani.

Stretti i rapporti di AMT con ATV, con la quale si sta lavorando a un progetto di app per la gestione integrata della bigliettazione e, in futuro, oltre all’elettrico e al metano, all’ipotesi di creare anche linee a idrogeno.

“Per ora è solo un’ipotesi ed è un progetto ancora riservato con AMT -ha svelato Massimo Bettarello, presidente ATV-. La fase di transizione verso una mobilità sostenibile è lunga, il percorso è complesso: vogliamo esplorare tutte le vie disponibili. Certo le persone devono essere consapevoli che in futuro l’auto privata sarà un lusso. Il tessuto urbano delle città non potrà permettersi di sostenere i flussi di traffico attuali perciò sarà inevitabile andare verso una congestion charge, come avviene per le principali città europeee. Anche per questo il potenziamento del trasporto collettivo sarà strategico.”

Tra le vie da percorrere ci sono i bandi, una strada che Verona può intraprendere, perché ha “tutte le carte in regola -ha affermato Alessia Rotta, presidente della Commissione VIII della Camera dei Deputati (Ambiente, Territorio e Lavori Pubblici)-. La qualità dell’aria non è buona, dobbiamo correre. Verona può avere risorse importanti come quelle del progetto “full green”. Se partecipiamo potremmo avere le risorse per riconvertire mezzi all’elettrico, come i traghetti del Garda. Poi c’è la filovia, e le risorse ci sono: sono state confermate, Verona le ha conservate e i lavori possono quindi procedere.”

Elisa De Berti, vicepresidente della Regione Veneto assessore ai Lavori Pubblici e ai Trasporti, ha dichiarato che “per il Veneto la mobilità sostenibile è una priorità nella pianificazione, programmazione e sviluppo del territorio. Stiamo investendo sul green, sia per quanto riguarda il trasporto ferroviario che la ciclabilità. La Regione ha fatto grandi passi avanti in questa direzione. Nel Piano Trasporti abbiamo avviato un nuovo processo di pianificazione della mobilità e della logistica. Quest’ultima, in particolare, è intesa non solo come attività a supporto dell’industria e la piccola impresa, ma anche come elemento di crescita a sé stante, in quanto genera servizi e sviluppa la mobilità sostenibile. Per quanto riguarda i programmi infrastrutturali su Verona, penso alla variante alla Statale 12 che migliorerà la fluidità del traffico nella zona Sud, alle ciclovie di interesse nazionale come quella del Sole che va da Verona a Firenze, all’alta velocità ferroviaria e di molti altri progetti che saranno presentati nei prossimi mesi”.

Un quadro già immaginato dal sindaco di Verona Federico Sboarina: “In questi quattro anni a Verona lo sviluppo urbanistico ha avuto al suo centro la sostenibilità, come il progetto del Central Park, studiato in chiave sostenibile per la città e i cittadini. La visione per la Verona sostenibile di domani è iniziata, e lo vediamo noi stessi, ci sono più piste ciclabili e più biciclette rispetto agli anni precedenti e più persone che scelgono questo mezzo per spostarsi. Questo è un segno: i lavori che facciamo e le infrastrutture che creiamo, sono recepiti dai cittadini.”

Perché l’obiettivo di una mobilità sostenibile è rendere il posto in cui viviamo migliore. “E ciò si verifica non solo con la transizione dei mezzi, ma anche con una pianificazione attenta che mira a interconnettere i quartieri, data dal PUMS, e con l’evoluzione del trasporto pubblico locale -è entrato nel dettaglio Luca Zanotto, vicesindaco e assessore ai Lavori Pubblici e Infrastrutture del Comune di Verona-. Non mi riferisco solo alla conversione da benzina a elettrico, ma anche alla realizzazione di microinterventi sul territorio che possano rendere più appetibile e concorrenziale il trasporto pubblico rispetto all’utilizzo dell’auto, anche in termini di tempi”.

Altri interventi del convegno

Edoardo Tartaglia, partner THRENDS Italy
Mobility Manager e il piano spostamenti casa-lavoro (PSCL), creare presupposti per innescare il cambiamento: il ruolo degli Enti Locali

Matteo Gasparato, presidente Consorzio Zai Interporto Quadrante Europa Verona
L’interporto Quadrante Europa al lavoro per la sostenibilità del trasporto per la città di Verona

Matteo Albrigi, presidente Piccola Industria Confindustria Verona
Per una mobilità urbana sostenibile di persone e merci: il ruolo delle imprese

Marco Bodini, presidente Federmanager Lombardia
Il ruolo e la formazione dei manager nella Mobilità Sostenibile

Piero Sassoli, presidente Club-Italia e direttore Generale Tiemme Spa
l Maas: filosofia di fondo, sfide e opportunità

Maurizio Pelosi, responsabile sistemi tecnologici Tiemme Spa
Sistemi di pagamento e accesso per Maas: Linee Guida Club Italia per il Trasporto Collettivo

Fabrizio Amici, area relazioni commerciali TIPER Spa
Il Maas in Emilia Romagna: L’esperienza ROGER

Giorgio Fanesi, amministratore delegato MyCicero
Dimmi chi sei e ti dirò come muoverti

Ezio Castagna, Past President bus committee e member Policy Board Uitp e Past President Club Italia
L’azienda in una mano. Il tavolo tattico: un esempio di gestione digitalizzata