Tutelare il patrimonio forestale e arboreo italiano assicurando che i servizi ecosistemici di boschi e piantagioni, essenziali dal punto di vista ambientale ed economico, siano preservati ora e in futuro. Con questo obiettivo PEFC Italia, ente promotore della corretta e sostenibile gestione delle foreste, ha presentato, in occasione della Fiera e Festival delle Foreste svoltasi nei giorni scorsi in Cansiglio, il nuovo standard per i Servizi Ecosistemici PEFC, il primo rilasciato a livello mondiale nella internazionale “famiglia” PEFC. Un lavoro estremamente complesso che ha fatto riferimento ai risultati dell’innovativo progetto europeo Interreg Italia/Austria BIOΔ4, da poco concluso, capofila Veneto Agricoltura con Università di Padova e Camera dell’Agricoltura del Tirolo (Austria).

“I servizi ecosistemici possono essere definiti come i benefici multipli forniti dagli ecosistemi alla collettività, a partire dalla capacità di assorbire CO2, contrastando il cambiamento climatico ma anche il rischio idrogeologico -ha spiegato Francesco Dellagiacoma presidente del PEFC Italia-. I boschi e le foreste, infatti, sono sistemi naturali che non solo forniscono prodotti legnosi, medicinali e alimentari, ma sono anche fondamentali per la protezione del suolo e la tutela dell’assetto idrogeologico, la conservazione della biodiversità, la mitigazione delle temperature. Senza dimenticare il loro valore dal punto di vista culturale, estetico e turistico-ricreativo”.

L’utilizzo insostenibile delle risorse forestali in alcune aree del Pianeta e l’abbandono della gestione delle foreste in altre, come in Italia hanno portato negli ultimi decenni all’impoverimento della capacità di fornire questi servizi ecosistemici.

“Da sempre con la certificazione di gestione sostenibile PEFC delle foreste e piantagioni -ha ricordato Dellagiacoma- assicuriamo che i servizi ecosistemici siano preservati per la generazione di oggi e per quelle di domani, ma adesso, grazie alla certificazione dedicata, saremo in grado di valorizzare e comunicare ulteriormente questi benefici aggiuntivi incrementati dalla gestione attiva delle risorse forestali”.

Ora, con il nuovo standard, le aree certificate PEFC potranno essere verificate da un organismo di parte terza per azioni volontarie finalizzate allo stoccaggio, assorbimento e non emissione della CO2, alle funzioni turistico ricreative e alla tutela della biodiversità.

La prima area a valorizzare i propri servizi ecosistemici aderendo al nuovo standard e ricevendo la certificazione di PEFC Italia è la Foresta demaniale regionale del Cansiglio, gestita da Veneto Agricoltura, che rientra nel Gruppo di certificazione forestale PEFC Foresta Amica gestita da Coldiretti Belluno. Vasto altopiano delle Prealpi Bellunesi, circondato dall’omonima foresta, l’area del Cansiglio si trova a cavallo tra Veneto e Friuli-Venezia Giulia: in particolare, a ricevere la nuova certificazione per l’aspetto specifico della tutela e valorizzazione della biodiversità è un’area di 1.292 ettari in cui predomina soprattutto la faggeta autoctona, sviluppatasi su substrati carbonatici, ma in cui sono presenti anche conifere alpine, come l’abete rosso e l’abete bianco (tecnicamente è una foresta caratterizzata da abieteti, abieti-faggete e faggete multiplane, anche con presenza di abete rosso).

Da parte sua, Nicola Dell’Acqua direttore di Veneto Agricoltura ha ricordato che “questo ulteriore riconoscimento rappresenta un grande motivo di orgoglio: Veneto Agricoltura è infatti il primo Ente in Italia a certificare la biodiversità di una foresta con il nuovo standard PEFC per i servizi eco sistemici. Un risultato ottenuto con la consapevolezza di aver fornito a PEFC Italia precisi elementi aventi una solida base scientifica, oltre alla metodologia e gli indici di biodiversità messi a punto nell’ambito del progetto europeo INTERREG Italia-Austria “BioDelta4”, di cui siamo stati promotori e capofila”.

“Siamo orgogliosi -ha sottolineato Francesca Dini responsabile di PEFC Italia per lo sviluppo di questo standard- di aver ricevuto l’adesione e l’impegno da parte di Veneto Agricoltura, come prima realtà in Italia a voler testare il primo dei tre servizi ecosistemici forestali ad oggi inseriti nello standard, ricevendo la conferma che la loro gestione non solo tutela la biodiversità forestale, ma la incrementa grazie alla loro gestione sostenibile delle risorse: ci auguriamo che il loro impegno possa essere d’esempio per tutti i proprietari forestali del Paese”.

“Certificare i Servizi Ecosistemici della propria foresta -ha aggiunto Dini- significa dimostrare il proprio impegno verso la sostenibilità ed aderire ad uno standard impegnativo, in grado però di restituire grandi risultati, anche dal punto di vista della riconoscibilità pubblica”.

Le foreste infatti permettono, soprattutto alle aree interne del Paese, di produrre lavoro, reddito e green economy ma solo se sono gestite con intelligenza, rispetto e lungimiranza con modalità gestionali riconosciute per la loro sostenibilità.

Per realizzare il nuovo standard, il PEFC Italia ha sviluppato una metodologia per supportare proprietari forestali e di piantagioni arboree certificate PEFC a dichiarare il loro contributo in termini di tutela e incremento di Servizi Ecosistemici, con un procedimento riconosciuto che li aiuti a quantificare i Servizi Ecosistemici generati dalle aree la cui gestione è certificata PEFC. Lo standard viene infatti accompagnato da un “Documento di Progetto” che supporterà proprietari e gestori forestali e di piantagioni nella raccolta di tutte le informazioni utili per ottenere la certificazione e necessarie alla verifica da parte dell’organo di competenza.