Un anticipo di circa 133 milioni di euro, dei quali circa 86 milioni destinati agli enti pubblici del trasporto automobilistico e di navigazione e circa 46 milioni alla società Infrastrutture Venete per il trasporto ferroviario, è stato deciso dalla Regione del Veneto, che ha sottolineato come la decisione sia nata dal fatto che il fondo nazionale dello Stato quasi mai rispetta le tempistiche previste.