La richiesta di contributo del Recovery fund non riguarda la linea fanghi dell’impianto di Fusina: lo ha precisato Vladimiro Agostini presidente del Gruppo Veritas, che al riguardo ha diffuso una specifica comunicazione, che riportiamo di seguito.

Le richieste di contributo presentate dal Gruppo Veritas nell’ambito del Recovery fund sono per due terzi dedicate alle infrastrutture idriche e per un terzo all’innovazione tecnologica dei servizi e degli impianti ambientali. Tra queste ultime rientra la richiesta di contributo per gli investimenti tecnologici di Fusina, già autorizzati dalla commissione Via regionale, e comunque già in funzione da vent’anni per garantire la sicurezza del territorio.

Nell’ambito di questa richiesta, non è prevista la realizzazione della sezione che riguarda i fanghi provenienti dai reflui civili delle nostre case né, tantomeno, quelli contenenti Pfas. Stiamo parlando della cosiddetta terza linea, stralciata dal progetto iniziale e per questo non compresa nell’Autorizzazione integrata ambientale regionale.

La richiesta di contributo presentata riguarda dunque l’ammodernamento degli impianti; la realizzazione di una nuova sezione di selezione dei materiali mediante tecnologie ottiche per aumentarne il recupero; il miglioramento della sezione di pretrattamento del rifiuto umido in transito e la linea 2, in grado di garantire l’autosufficienza energetica attraverso l’utilizzo del combustibile solido secondario (Css), cioè di quella parte residuale dei rifiuti che purtroppo non è possibile riciclare. L’obiettivo finale è eliminare il rischio di conferire la parte dei rifiuti che non si può riciclare in discarica, che dal punto di vista ambientale resta la peggiore e più impattante delle soluzioni. Tutto questo è perfettamente in linea con il principio della transizione energetica, un asse portante proprio delle linee di finanziamento del Recovery fund.

Ottenere un contributo per questo progetto, necessario per il nostro territorio e privo di rischi ambientali, consentirebbe anche di abbassare le tariffe di smaltimento dei rifiuti prodotti dai cittadini e dalle imprese del nostro territorio, contenendo quindi le bollette. Un ulteriore riconoscimento per i cittadini di un territorio che da tre anni risulta uno dei più virtuosi d’Italia per percentuale di raccolta differenziata.

Vladimiro Agostini
Presidente di Veritas