E’ online la nuova edizione del report Sulle tracce dei rifiuti, che racconta il percorso dei rifiuti all’interno di tutta la filiera dalla raccolta differenziata: dai contenitori stradali alle imprese di selezione, stoccaggio e prima lavorazione, fino agli impianti di destinazione finale, dove avviene il vero riciclo del materiale.

Nei territori serviti da AcegasApsAmga la percentuale dei rifiuti che è stato differenziato correttamente nel 2019 è il 54%. Nel 2019 ogni cittadino di Trieste e Padova ha prodotto in media ben 246 kg di rifiuti, senza considerare i rifiuti indifferenziati. Tra i rifiuti conferiti correttamente, i materiali che riescono a essere recuperati al 100% sono il legno e il ferro. Seguono la plastica con 99%, la carta 98%, l’organico con 96%, metalli con 94%, il verde (sfalci e ramaglie) con 91%, vetro con 89%. Dati dunque positivi, abbinati al tasso di riciclo che per i territori serviti da AcegasApsAmga raggiunge il 49%. Il tasso di riciclo indica la percentuale di quanto materiale viene effettivamente riciclato, dove il totale è rappresentato dai rifiuti differenziabili raccolti (inclusi quindi i rifiuti che potrebbero essere differenziati ma che sono stati conferiti nei contenitori dell’indifferenziato).

Uno scarto di appena il 5% sui rifiuti correttamente differenziati

Complessivamente, la multiutility nel 2019 ha raccolto 116 mila tonnellate di rifiuti differenziati (senza considerare i rifiuti indifferenziati), di cui il 95,6% è stato recuperato, a dimostrazione di come gli sforzi di AcegasApsAmga, Comuni interessati e cittadini per una buona differenziata, vadano effettivamente a buon fine e, dunque, ad alimentare le filiere del recupero di materia. In media, la quantità di rifiuti scartata dagli impianti nel processo di recupero (perché, ad esempio, non idonea a essere riciclata o inquinata da corpi estranei) è complessivamente di appena il 5%.

La qualità della raccolta differenziata premia la città

La differenziata non è solo questione di numeri, ma anche di qualità. Occorre infatti porre grande attenzione a cosa si conferisce esattamente nei diversi contenitori. Un oggetto non idoneo rischia infatti di “sporcare” l’intera partita, provocando problemi nella trasformazione di quel rifiuto in nuovo materiale utile: ad esempio lo scontrino fiscale non deve essere conferito nella carta ma nell’indifferenziato.

Una buona raccolta differenziata ha quindi vantaggi sia per l’ambiente che per l’economia. Infatti, il riciclo dei rifiuti contribuisce a generare un ritorno per la collettività grazie ai contributi che il consorzio CONAI riconosce ai Comuni che riescono a garantire una raccolta differenziata di qualità.

Come indicato, il tasso di riciclo della raccolta differenziata padovana è del 49%, significa che oltre il 50% sono rifiuti che vengono ancora conferiti scorrettamente e che c’è quindi ancora molto margine di miglioramento.

Il tasso di riciclo è uno dei nuovi parametri fissati dall’Unione Europea per la promozione e lo sviluppo dell’economia circolare: l’obiettivo da raggiungere entro il 2025 è stato stabilito al 55%.

L’applicazione Il Rifiutologo aiuta il cittadino con i rifiuti

L’App Il Rifiutologo, realizzata dal Gruppo Hera, è disponibile per i territori serviti da AcegasApsAmga nell’area Ambiente del sito istituzionale oppure scaricandola su smartphone e tablet da Apple Store o Google Play. Da qualche mese, inoltre, Alexa, intelligenza artificiale di Amazon, può interagire con il Rifiutologo. L’App indica il posto giusto per ogni tipologia di rifiuto: è sufficiente scrivere il nome del materiale da buttare o fotografare il suo codice a barre, per conoscerne l’esatto conferimento. Attraverso l’opzione “Segnala un problema”, si possono segnalare rifiuti abbandonati e contenitori danneggiati, con possibilità di inviare foto georeferenziate. Nella voce ”Porta a Porta”, sono consultabili i calendari della raccolta rifiuti domiciliare, dove il servizio è attivo. Infine, grazie a Il Rifiutologo, i cittadini possono conoscere il centro di raccolta più vicino, dove portare rifiuti ingombranti e particolari.

L’economia circolare e gli obiettivi raggiunti dal Gruppo Hera

Economia circolare vuol dire ridurre al minimo i rifiuti, nonché riutilizzare, riparare, mettere a nuovo e riciclare materiali e prodotti già esistenti. Il passaggio a un’economia più circolare ridurrà la pressione sull’ambiente e aumenterà competitività, innovazione e crescita, creando posti di lavoro. Nel 2017 l’Unione europea ha approvato un pacchetto di misure per la transizione verso un’economia circolare che prevede 3 obiettivi relativi ai rifiuti urbani.

Con lo 0% di rifiuti in discarica il territorio servito da AcegasApsAmga è in anticipo da più di 15 anni rispetto all’obiettivo e si posiziona ai livelli dei Paesi europei più virtuosi.

Per i rifiuti da imballaggio l’obiettivo europeo è di raggiungere un tasso di riciclo del 70% entro il 2030. Il Gruppo Hera ha già raggiunto l’obiettivo, grazie a quantità di raccolta differenziata superiori alla media nazionale e agli alti tassi di riciclo, in particolare per la carta. L’obiettivo sul tasso di riciclo complessivo dei rifiuti urbani è fissato al 55% nel 2025.

Il report Sulle tracce dei rifiuti