Al prestigioso forum Ecomondo, la piazza che quest’anno è completamente virtuale e dove si incontra da ieri a livello nazionale e per una settimana la community della green economy, si parlerà di Vicenza e, in particolare, della discarica di Grumolo delle Abbadesse e di un innovativo metodo per garantire una corretta ‘stabilizzazione’ degli impianti di stoccaggio di rifiuti non riciclabili o riutilizzabili.

L’impianto gestito da SIA, la società partecipata da CIAT e AIM, sarà oggetto di una relazione curata dagli ingegneri Stefano Busana, progettista e consulente ambientale, e da Giulia Dal Corso di AIM Ambiente, e affronterà gli effetti del contenuto d’acqua e delle eterogeneità sul controllo e sul miglioramento della mineralizzazione dei rifiuti solidi urbani nella discarica di Grumolo. L’intervento è previsto all’interno di un’intera giornata dedicata al monitoraggio geotecnico delle opere per la difesa del territorio e la tutela dell’ambiente, a cura del Comitato tecnico scientifico Ecomondo e dell’Associazione geotecnica italiana (AGI).

Il monitoraggio geotecnico è un tema di grande attualità e molto interessante sul piano delle conseguenti applicazioni, legato com’è alla notevole casistica di situazioni critiche, sia in relazione agli argini fluviali e ai versanti in frana, sia alle opere per la tutela dell’ambiente, come le discariche controllate e gli interventi di bonifica dei siti contaminati.

Infatti, nella gestione sostenibile delle discariche, un tema molto attuale e non ancora ben sviluppato è la loro ‘stabilizzazione’, ossia il controllo di quanto avviene dopo che l’impianto ha raggiunto la sua massima capienza, non riceve più materiale e rimane apparentemente inattivo, sebbene i processi naturali e chimici continuino ancora a lungo negli anni, periodo in cui è fondamentale assicurare un adeguato controllo al fine di scongiurare conseguenze sull’ambiente circostante.