L’assemblea societaria di Veritas, riunitasi questa mattina nell’Auditorium della Città metropolitana di Venezia, nel pieno rispetto delle norme anti Covid-19, ha approvato all’unanimità il bilancio 2019. L’assemblea è formata dai sindaci dei 44 comuni soci della Città metropolitana di Venezia e da 7 della provincia di Venezia (Mogliano Veneto, Preganziol, Quinto di Treviso, Zero Branco, Morgano, Cessalto e Zenson di Piave).

I risultati di Veritas sono generalmente positivi: il fatturato totale è di 368,9 milioni di euro e l’Ebitda, il margine operativo lordo, è di 56,3 milioni di euro, pari al 15,28%, in crescita rispetto al 2018. Da notare che nel 2019 le tariffe pubbliche ambientali erano rimaste stabili, mentre erano in calo del 2% quelle del servizio idrico integrato, che restano quindi le più basse del Veneto e d’Italia.

Il Presidente di Veritas, Vladimiro Agostini, ha illustrato ai soci i positivi riscontrati nel corso dello scorso anno, per la maggior parte derivati dai progressi di miglioramento della gestione.

“Trombe d’aria, siccità, alluvioni, acque alte eccezionali, mareggiate e perfino l’emergenza Covid-19 –ha detto Agostini– non hanno mai fiaccato le donne e gli uomini che lavorano per Veritas. Il personale, infatti, ha garantito in ogni circostanza i servizi ambientali, idrico integrato e cimiteriali e per questo va a loro il mio ringraziamento e quello di tutti i soci e amministratori”.

Ulteriore motivo di soddisfazione per la società e i soci è la constatazione che dal 2007, anno della costituzione di Veritas, in avanti, le gestioni positive che si sono succedute hanno portato a una crescita di valore complessiva di 72,5 milioni, al netto degli aumenti di capitale operati dai soci. Questi soldi stati tutti utilizzati per sostenere gli investimenti per acquedotti, fognature e impianti di depurazione, particolarmente importanti per il servizio idrico integrato.

Per adeguarsi ai più alti standard internazionali in materia di anticorruzione, anche nel 2019 Veritas ha approvato la politica per la prevenzione della corruzione e il relativo sistema di gestione UNI ISO 37001:2016.

Nel 2019 il saldo occupazionale di Veritas, con 2.800 dipendenti al 31/12, è risultato positivo di oltre 100 unità. Grazie, infatti, a un’attenta politica di riorganizzazioni, aumento dell’efficienza e turn-over i servizi sono complessivamente migliorati, come testimoniano i risultati delle periodiche indagini sul livello di soddisfazione dei cittadini.

Formazione, sicurezza del lavoro e prevenzione per la tutela della salute sono le leve più utilizzate da Veritas per migliorare le capacità e le conoscenze delle lavoratrici e dei lavoratori, impegnati a salvaguardare l’ambiente e assicurare il benessere delle comunità, anche in condizioni operative molto difficili.

Nel 2019 sono stati mantenuti gli investimenti programmati pari a 41,4 milioni: strategici rimangono quelli per la depurazione delle acque reflue civili che, insieme al rispetto di tutti gli standard ambientali, garantisce la salvaguardia del Bacino scolante della Laguna di Venezia e Chioggia e dei Litorali, le cui spiagge anche quest’anno fanno registrare la maggiore densità nazionale di Bandiere blu.

L’unica voce negativa, perché in rilevante crescita, è relativa al costo degli smaltimenti dei rifiuti: nel 2019, oltre al rialzo dei costi di smaltimento nazionali e al calo dei ricavi dalla vendita di materiali riciclabili, come per esempio esempio carta, metalli, plastiche, deve essere segnalato lo scarsissimo recupero energetico del Combustibile solido secondario (Css) prodotto da Veritas dal trattamento del rifiuto secco residuo, dovuto alla riconversione della centrale termoelettrica a carbone Palladio dell’Enel, che quindi non accetta più il Css.

Nonostante il Gruppo Veritas garantisca alla Città metropolitana di Venezia e al territorio comunale di Venezia il primato nazionale di raccolta differenziata e ben l’82% dei rifiuti sia raccolto in maniera differenziata e riciclato dopo i trattamenti, il 15% è Css che adesso viene trasportato e smaltito in impianti di altre regioni, se non addirittura all’estero, con costi maggiori e crescenti.

L’ulteriore 3% è quanto Veritas conferisce in discarica, dato che anche in questo caso rappresenta un’eccellenza nazionale e non solo.

Per contenere costi e speculazioni sullo smaltimento dei rifiuti e sviluppare gli impianti, tenendoli al passo con le sempre più stringenti normative ambientali, Veritas ha allestito un piano industriale che comprende l’adeguamento degli impianti di produzione energetica da biomasse mediante utilizzo del Css. E’ l’unica soluzione che migliora la qualità ambientale e consente di contenere i costi, e che ha già avuto il positivo e unanime voto della Commissione regionale per la Valutazione di impatto ambientale.

“Questo progetto –ha concluso il presidente Vladimiro Agostini– assicura alle nostre città un ambiente più salvaguardato, maggiore sicurezza, legalità ed economicità negli smaltimenti”.

“Anche nel 2019 Veritas ha dimostrato di essere un’azienda sana e ben gestita –ha commentato l’assessore al Bilancio e società partecipate del Comune di Venezia, Michele Zuin– . Da rimarcare particolarmente lo sforzo che tantissimi e bravissimi lavoratori hanno fatto durante l’acqua alta d’autunno, meritando l’applauso e il ringraziamento dei molti cittadini che hanno ricevuto assistenza e aiuto. La stessa cosa, peraltro, si è verificata durante la grave emergenza causata dal Covid-19. Quindi, al positivo bilancio 2019, voglio aggiungere anche il ringraziamento delle Amministrazioni comunali, in particolare di quella del Comune di Venezia che rappresento. Uno speciale ringraziamento alla società tutta”.