Si è ripreso a piantare a Padova. Ieri mattina, nella zona verde accessibile da via Antonio Magarotto a Chiesanuova, è stato inaugurato il nuovo bosco urbano con la messa a dimora di 550 alberi, appositamente selezionati per migliorare la qualità dell’aria nella zona soggetta a grande traffico. Si tratta della seconda area verde nata grazie all’Operazione Più Alberi, lanciata la scorsa primavera da AcegasApsAmga in collaborazione con l’Amministrazione comunale ed Etifor, nell’ambito del progetto di riforestazione urbana Padova O2. A partecipare all’evento: Chiara Gallani, assessore all’Ambiente del Comune di Padova, Simone Norbiato, responsabile Servizi ambientali di Padova di AcegasApsAmga, Lucio Brotto, co-fondatore di Etifor e di WOWnature, e diversi cittadini che negli scorsi mesi hanno aderito all’iniziativa. Un’esperienza che ha coinvolto e divertito direttamente i presenti, grazie alla possibilità di piantare il proprio albero terminando così il lavoro di riforestazione dell’area intrapreso nei giorni precedenti.

Operazione Più Alberi: in totale 1000 nuovi alberi in città

Si chiude con un totale di 1000 nuovi alberi e la nascita di due nuovi boschi urbani, la call-to-action di AcegasApsAmga avviata la scorsa primavera, in occasione della Giornata Mondiale delle Foreste e attiva fino allo scorso dicembre. Grazie allo spirito green dei padovani, lo scorso ottobre a Mortise sono stati piantati 450 alberi e con la piantumazione di oggi a Chiesanuova se ne aggiungono altri 550. L’operazione consisteva in una speciale raccolta punti prevedendo, dopo il terzo conferimento di rifiuti da parte dei cittadini presso i centri di raccolta della città, la nascita di nuovi polmoni verdi. Un progetto di sensibilizzazione ambientale finalizzato alla promozione di una corretta raccolta differenziata e a riportare il verde in città, per migliorare la qualità della vita dei cittadini, rendere Padova più sostenibile e contribuire alla salvaguardia del territorio.

I benefici del nuovo bosco di Chiesanuova

Il nuovo bosco urbano di Chiesanuova, come quello di Mortise, vuole costituire una risposta concreta alla crisi climatica e alla perdita di biodiversità. La deforestazione, uno più grandi problemi ambientali della nostra epoca, sta impattando sempre più l’ecosistema mondiale, con una perdita di oltre 13 milioni di ettari di foresta ogni anno e che, secondo le previsioni, entro il 2050 salirà a 230 milioni. La riforestazione urbana rappresenta allora un’esigenza irrinunciabile. L’Operazione Più Alberi e la nascita delle nuove aree verdi testimoniano un gesto concreto e dal valore fortemente simbolico, con il quale la Multiutility si impegna nei confronti del territorio servito e dell’ambiente, nel rispetto della sua mission rivolta alla costruzione di città sempre più resilienti e sostenibili. Il nuovo bosco urbano di Chiesanuova porterà numerosi benefici per il benessere dei cittadini, in particolare per la qualità dell’aria. È noto, infatti, che il verde, oltre a sostenere l’integrità ecologica del territorio, è in grado di proteggere la salute pubblica dei cittadini filtrando l’aria, rimuovendo l’inquinamento, attenuando il rumore, riducendo l’escursione termica e garantendo un corretto deflusso delle acque piovane sul terreno.

I nuovi alberi di Chiesanuova che catturano la CO2

I nuovi alberi piantati a Chiesanuova, su una superficie di circa 7.000 mq, rappresentano sei diverse specie, opportunamente selezionate per la loro capacità di assorbire CO2, in base alle peculiarità della zona e di adattamento al terreno: carpino, frassino, frangola, fusaggine, ontano e salice. Il carpino, che durante la stagione fredda si tinge di un caldo color arancio-rossastro con un aspetto poetico e armonioso, cattura in media 23 kg di CO2 in un anno, pari a 132,4 km percorsi in automobile. Il frassino, usato da sempre per costruire gli archi, prende 33 kg di CO2 in un anno, pari a 190 km percorsi in automobile. Originario dell’Europa, un albero di frangola, in genere utilizzato per scopi curativi, cattura in media 7 kg di CO2 in un anno, pari a 40,3 km percorsi in automobile. Così come la fusaggine, tradizionalmente usata per costruire i fusi per filare la lana, oppure l’ontano, il cui legno viene ampiamente utilizzato per il corpo di chitarre elettriche, o ancora il salice, le cui proprietà curative erano note già agli antichi greci.

Il progetto Padova O2 e la piattaforma WOWnature

L’Operazione Più Alberi rientra nel più ampio progetto di riforestazione urbana Padova O2, promosso dal Settore Verde, Parchi e Agricoltura Urbana del Comune di Padova, in collaborazione con Etifor, spin-off dell’Università di Padova, impegnato nella ricerca e nello sviluppo di progetti sostenibili in grado ripristinare l’equilibrio fra uomo e sistemi naturali. Il progetto prevede nel totale la nascita di un polmone verde di 10.000 alberi, grande quanto 12 campi da calcio, in otto diverse zone della città, tra qui l’area verde di Mortise e di Cavalcavia Chiesanuova, comprese nell’Operazione Più Alberi di AcegasApsAmga. Con la messa online della piattaforma wownature.eu, cittadini, associazioni e aziende hanno potuto scegliere la specie da piantare e la zona della città in cui costruire nuove foreste, “adottando” l’albero e seguendo gli sviluppi dei lavori. A poco più di un anno dal lancio dell’iniziativa i nuovi boschi sono ormai una realtà: 6.700 alberi sono stati già piantati, senza contare i boschi nati oggi, e più di 32.000 utenti hanno visitato il portale wownature.eu.

Nella foto da sinistra Lucio Brotto co-fondatore di Etifor e di WOWnature, Chiara Gallani assessore all’Ambiente del Comune di Padova e Simone Norbiato responsabile Servizi Aambientali di Padova di AcegasApsAmga.

Progetto Padova O2

Wownature AcegasApsAmga

Portale Wownature