Anche quest’inverno cibo e crocchette per cani e gatti, coperte e pile aziendali non più in uso raccolti tra i dipendenti verranno consegnati a favore degli ospiti del Rifugio di Presina di Piazzola sul Brenta. A contribuire, i dipendenti di tutte le sedi di Etra, Cittadella, Vigonza, Rubano, ma anche quelle del camposampierese e del bassanese.

“Un’iniziativa giunta al suo quarto anno, promossa dai dipendenti della multiutility e sposata con entusiasmo dall’azienda –ha spiegato il presidente Andrea Levorato–, che ci vede donare cibo, coperte e pile per tenere al caldo gli animali. Quest’anno sono una quarantina i pile dismessi dai lavoratori, che, lavati e disinfettati, abbiamo portato al rifugio. Il cibo donato dai nostri dipendenti ha riempito un furgoncino. Un modo concreto per dimostrare il nostro amore per l’ambiente e per le creature che lo abitano”.

Quanto raccolto è stato consegnato al rifugio il 31 gennaio, alla presenza del presidente di Etra Andrea Levorato e dei responsabili della struttura.

Il Rifugio San Francesco di Presina

La struttura è nata nel 2003 ed è gestita dalla Sezione Alta Padovana della Lega Nazionale per la Difesa del Cane. Ha accolto in questi anni oltre 5.000 cani ed ospita una media di 150 quattro zampe, in un ampio spazio ricco di verde, con una struttura pensata soprattutto per il benessere degli animali. Molte le visite, anche di scolaresche o di Associazioni di volontariato che lavorano soprattutto a contatto con i giovani. Funge da rifugio per i cani randagi raccolti nei 28 Comuni della ex ULSS 15, che conta 258 mila abitanti.

“Lavoriamo sempre in stretta collaborazione con le Istituzioni: la lotta al randagismo si vince o si perde insieme –ha commentato Giovanni Tonelotto responsabile del Rifugio–. Ma il randagismo non è l’unico problema. L’abbandono di cani senza microchip sul territorio è un fenomeno in lieve diminuzione, mentre invece sono in netto aumento i casi che definiamo ‘sociali’, abbandoni da sfratti, separazioni, disoccupazione, anziani soli e non più in grado di prendersi cura del loro cane per ricoveri ospedalieri, o per il sopraggiungere della morte: tutte queste situazioni incidono moltissimo sul destino degli animali domestici. Così si può dire che il numero dei cani accolti non è certamente diminuito.”.

“E in più la nuova frontiera è costituita dai gatti. L’associazione ne ha accolto e curato una settantina, spesso vittime di incidenti stradali – ha proseguito Tonellotto – ed è entrata in contatto con un paio di centinaia di felini in gran parte cuccioli abbandonati anche in tenera età. Anche a seguito di queste nuove realtà la Lega del Cane è impegnata in tante iniziative di sensibilizzazione e di raccolta fondi”.

I Volontari del Rifugio (aperto tutti i giorni dalle 9 alle 12 e dalle 14,30 alle 17) riescono a dare una nuova casa a quasi il 90 per cento dei cani accolti, ma spesso l’attenzione di chi cerca un nuovo amico si concentra su cani giovani. Per questo il Rifugio ha aderito all’iniziativa Adotta un nonno, che terminerà il prossimo 5 febbraio, che incentiva le adozioni di animali anziani: chi adotta un cane che abbia più di 10 anni ha diritto ad una fornitura di cibo gratuita per un anno, grazie alla convenzione con Nutrix Più.

Attraverso gli animali si giunge anche alle persone: nel gruppo dei volontari, circa 40, ci sono casi di chi sta scontando la pena riparatoria alternativa al carcere o attua percorsi riabilitativi su invio dei Servizi sociali (ad esempio per casi di ludopatia) o delle Scuole, persone che attraverso il contatto con gli animali trovano nuove motivazioni nel loro cammino formativo e di crescita.

Il Rifugio San Francesco di Presina è in via Borghetto I al civico 11 – telefono 338.4981981 – www.canilesanfrancesco.it – mail info@canilesanfrancesco.it