Ogni settimana ogni cittadino italiano spreca 700 grammi di cibo, per un valore di 196 euro in un anno. Lo spreco di cibo a livello domestico in Italia vale quasi 12 miliardi, ai quali va sommato lo spreco alimentare di filiera (produzione – distribuzione), stimato in oltre 3 miliardi per 220 mila tonnellate di cibo, ovvero il 21,1% del totale. Lo spreco complessivo di cibo vale pertanto oltre 15 miliardi. La buona notizia? Se nel 2014 un italiano su due dichiarava di gettare cibo quasi ogni giorno, nel 2018 solo l’1% degli italiani ha dichiarato di cestinare il cibo pressoché quotidianamente. Sono questi i dati relativi al 2018 divulgati nei Diari di famiglia del progetto Reduce – Ministero dell’Ambiente/Università di Bologna Distal.

Un problema, quello dello spreco di cibo, che investe l’economia ma che ha anche una ricaduta sull’ambiente, perché produrre cibo ha costi di sostenibilità. Ecco perché Etra ha avviato dal 2014 + Cibo – Spreco, un progetto tuttora in corso che permette ogni anno di recuperare e distribuire a persone e famiglie indigenti circa 60 tonnellate di alimenti l’anno, per un valore economico che si aggira attorno ai 280 mila euro. Questo grazie anche alla Legge Gadda, detta antispreco, (n.166/2016), che ha normato le diverse modalità per ridurre gli sprechi lungo tutta la filiera agro-alimentare, favorendo il recupero e la donazione dei prodotti in eccedenza.

“L’inverno e il periodo festivo sono momenti critici per molte persone –ha commentato Andrea Levorato presidente di Etra– spesso sole o indigenti: siamo lieti di dare il nostro supporto organizzativo ad un progetto che ogni giorno permette di aiutare un centinaio di uomini, donne e bambini, sul nostro territorio”.

+ Cibo – Spreco ha messo in rete alcuni punti di distribuzione alimentare con realtà no profit, applicando il principio del recupero degli alimenti invenduti, ma non ancora scaduti, rendendo possibile la cessione gratuita dei residui di mercato. Un network che ha coinvolto finora 10 punti vendita in 10 comuni del territorio di Etra, 10 sono le associazioni e cooperative senza scopo di lucro che beneficiano in maniera continuativa delle donazioni dei supermercati aderenti al progetto, ben 16 le strutture che in totale ricevono le eccedenze alimentari.