È sempre più vicina la soglia del 76% di raccolta differenziata, prevista dalla Regione Veneto per il 2020, nei 60 comuni serviti da Etra. Infatti, nei primi dieci mesi di quest’anno, da gennaio a settembre, hanno raggiuto la media del 75,2%, crescendo dello 0,8% rispetto al 2018. Sono valori calcolati sulle scale di misurazione dell’Ispra, l’Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale, che vengono utilizzate dalla Regione Veneto e che considerano i dati al lordo degli scarti di selezione. Dati lievemente più alti di quelli utilizzati da Legambiente per il suo rapporto annuale, ma maggiormente rispondenti ai dettami e agli obiettivi regionali.

Un incremento importante, dovuto ai comportamenti virtuosi dei cittadini, sempre più attenti all’ambiente, ma anche all’avvio o all’implementazione, in diversi comuni del bacino, di tipologie di raccolta che garantiscono un migliore risultato nella differenziazione, con la raccolta porta a porta modellata sulle esigenze di ogni singolo territorio.

“Nel 2019 sono 6 i comuni che hanno avviato nuovi sistemi di raccolta –ha spiegato il presidente di Etra Andrea Levorato– a seguito di percorsi di assestamento dei modelli plasmati con attenzione dai nostri tecnici sulle richieste delle diverse amministrazioni comunali, che sono sempre le migliori interlocutrici per noi, in quanto hanno una conoscenza approfondita delle particolarità del proprio territorio. Proprio per questo ci attendiamo risultati ancora in crescita nei prossimi mesi, quando i cittadini faranno loro le nuove abitudini e i nuovi sistemi entreranno a pieno regime: pensiamo ad esempio a Cittadella e Camposampiero, comuni popolosi, dove le nuove modalità sono appena avviate o in corso di adozione e i risultati si vedranno nei primi mesi del 2020. Ma in tutti i comuni che attualmente hanno percentuali un po’ più basse si vedranno notevoli miglioramenti nella differenziata, non appena sarà portato a regime anche nei loro territori la standardizzazione con il kit base e il microchip per la misurazione del secco”.

In quanto ai risultati, le percentuali più alte sono quelle ottenute nei comuni del bassanese, che nell’insieme toccano la soglia media dell’80%. Nel gruppo, segnano il picco più alto Cassola (84%) e Mussolente (83,9%), seguite da Cartigliano (83,7%), Rossano Veneto (83,4%) e Rosà (83,1%). Valori di assoluta eccellenza. Superano l’80% anche Pozzoleone, Tezze sul Brenta e Romano d’Ezzelino. Eccellente la performance della popolosa Bassano del Grappa, che raggiunge il 78,8%, un enorme balzo in avanti rispetto al 2015 (73,4% metodo Arpav), quando non era ancora stato introdotto il nuovo sistema di raccolta.

Nella sola area padovana, la media è al 74,8% (ma è addirittura al 77,1 in area dei Colli Euganei), e il picco si registra in due comuni, Teolo e Campodoro, che segnano un 82,2% di raccolta differenziata. Seguono a ruota Vigodarzere (80,6%), Cervarese Santa Croce (80,2%) e Loreggia al 79,9%. In totale sono 26 i comuni sopra il 75% e sette tra questi raggiungono una differenziata tra il 78% e il 79,9%.

Ricordiamo che Etra è impegnata in un poderoso piano di adeguamento, che prevede la distribuzione dal 2018 al 2020 di un totale di 600 mila contenitori (carta e cartone – vetro – secco) con un investimento complessivo di  20 milioni di euro.

“I nuovi sistemi di raccolta prevedono l’utilizzo di nuovi contenitori, più comodi per gli utenti e confacenti alla normativa, ma soprattutto di un bidone per il secco dotato di microchip, che permette di contare gli svuotamenti e di commisurare la tariffa alla quantità di rifiuto prodotto –ha continuato Levorato–. Molti i vantaggi: una sensibile diminuzione della frazione di rifiuto non riciclabile raccolta ma anche economie di scala nelle procedure del servizio. Non solo, aumenta la sicurezza e i nuovi bidoni sono più facili da manovrare sia per gli utenti che per gli operatori. Ne guadagna, infine, anche il decoro urbano: inserire i rifiuti nei bidoni invece che nei sacchetti, sfusi o negli scatoloni significa evitare che questi si spargano e si disperdano, soprattutto in caso di pioggia e vento”.