Misurare la biodiversità si può? L’importanza della biodiversità nei suoi diversi aspetti, compreso quello forestale, è ormai un fatto assodato, soprattutto in questa epoca di cambiamenti climatici. La stessa Unione Europea pone questi temi al centro di numerose sue politiche: agricola, rurale, forestale, ambientale.

Ed è proprio nell’ambito di un progetto europeo, chiamato BIOD4, del Programma Interreg Italia/Austria, che Veneto Agricoltura e la Cooperativa Legno Servizi organizzano, dopodomani venerdì 13 dicembre alle ore 14,45 al Palazzo Unfer di Ampezzo in provincia di Udine, un convegno sulle nuove prospettive gestionali per i boschi nell’era dei cambiamenti climatici.

L’attenzione alla biodiversità forestale può tradursi in valore economico aggiunto per i territori, i loro prodotti legnosi e i cosiddetti servizi ecosistemici. Per poterlo fare c’è bisogno però di strumenti e procedure di facile utilizzo e adozione. La Tempesta Vaia poi, con il suo effetto devastante in molti territori dell’arco alpino orientale, ha posto agli operatori del settore, alle comunità locali e ai decisori politici, una serie di nuove sfide. Non si tratta solo di ricostruire tal quale il patrimonio boschivo distrutto, ma di ripensare le strategie di gestione e valorizzazione del patrimonio boschivo stesso.

In soccorso arriva il BIOD4 che ha come obiettivo proprio il mettere a punto un sistema rapido, efficace ed affidabile che, attraverso alcuni indici biotici sintetici, valuti e misuri la biodiversità delle foreste per darne il valore.

Il progetto, ricordiamo un Interreg, si sviluppa in tre aree forestali tra Italia e Austria: quella del Cansiglio (Belluno), del Tirolo (Austria) e dell’Ampezzo (Udine). Proprio in quest’ultima, e non a caso in occasione dell’annuale Asta regionale del legname di pregio in programma proprio dopodomani, si svolgerà l’incontro in oggetto con la presentazione ai proprietari boschivi pubblici e privati delle attività in corso e dei primi risultati di BIOD4.

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