Le 4 R entrano in classe e ottengono subito un inatteso gradimento. AIM Ambiente ha infatti presentato quest’anno una propria proposta strutturata per promuovere all’interno delle scuole di primo grado i concetti di riduzione, riutilizzo, recupero e riciclo dei rifiuti prodotti a scuola e in famiglia. Il progetto è stato inserito nel POFT e messo a disposizione dei docenti già dall’inizio dell’anno.

Negli anni scorsi l’Azienda si proponeva direttamente alle scuole e raccoglieva le richieste dei singoli insegnanti o classi; quest’anno i docenti hanno potuto prenotare e manifestare la propria adesione al progetto Le 4 R nella scuola che prevede una serie di laboratori finalizzati al riuso creativo del rifiuto, grazie all’inserimento del progetto, per la prima volta, nel Piano dell’Offerta Formativa Territoriale curato dall’Assessorato all’Istruzione del Comune di Vicenza.

Avvalendosi di personale esterno specializzato e formato per questa specifica tipologia di attività didattica, AIM Ambiente ha potuto quindi rispondere, a partire da fine ottobre, alle richieste di 14 scuole per oltre 50 classi, con più di 800 alunni coinvolti. I risultati di questa attività, e di quelle che si svolgeranno nei prossimi mesi, sono stati presentati stamane alla scuola Scamozzi di via Einaudi, presenti gli assessori del Comune di Vicenza Cristina Tolio e Simona Siotto, l’amministratore unico di AIM Ambiente Mariano Farina, il vice preside Augusto Dal Toso, la docente di riferimento Roberta Tovo e i tutor del progetto

Le scuole che hanno aderito al progetto sono: le primarie Negri e Pertini e la secondaria di primo grado Scamozzi del comprensivo 3, la secondaria di primo grado Barolini del comprensivo 4, le primarie Da Porto e Giusti del comprensivo 5, la primaria Zanella del comprensivo 6, le primarie Prati e Ghirotti e la secondaria di primo grado Trissino del comprensivo 8, la primaria Zecchetto del comprensivo 9, la primaria Colombo e la secondaria di primo grado Calderari del comprensivo 10.

L’obiettivo delle attività, che prevede una serie di laboratori finalizzati al riuso creativo del rifiuto, è di comunicare il concetto che la soluzione del problema rifiuti non sta solo in una buona e diligente raccolta differenziata, ma è in capo a tutto il sistema, composto dai produttori-consumatori-gestori. La sfida quindi consiste nel ridurre la quantità di materiale accessorio che accompagna un bene, così come si deve cercare di utilizzare il più a lungo possibile ogni oggetto, gestendo al meglio il rifiuto perché va sempre considerato una reale risorsa.

Tale lavoro di sensibilizzazione avviene in classe attraverso lezioni che vogliono motivare e coinvolgere gli alunni, anche con l’ausilio di un laboratorio manuale che li abitui a prendere coscienza di tutti queste realtà che fanno capo al tema dei rifiuti, con un approccio didattico che coinvolge il ragazzo in prima persona.

Nel corso delle lezioni è previsto anche uno spazio di esposizione e di gioco didattico dedicato ai bambini, organizzato con esempi di buone pratiche in materia di rifiuti e con alcune attività molto semplici di corretta gestione (ma anche di riduzione) che sia occasione per i partecipanti di mettersi alla prova nelle conoscenze e nelle abilità. In questo modo viene attivata una dinamica divertente che attiri i bambini e porti a considerare in modo creativo e giocoso l’impegno del riciclo e del riuso.

Nello spazio laboratorio, in modo semplice e veloce, i partecipanti riescono a produrre un oggetto utile o decorativo ottenuto dal reimpiego di materiale scartato. Anche in questo caso si cercherà di proporre un’attività che catturi l’interesse dei ragazzi.

Un ulteriore momento formativo che viene proposto alle scuole, consiste nella visita guidata ad una ricicleria, nel corso della quale gli alunni possono constatare di persona l’attività di differenziazione, recupero e valorizzazione finale del rifiuto, per alimentare e confermare quel percorso virtuoso di buone prassi che ha portato la città di Vicenza a superare il 75% di raccolta differenziata.

“Collaboriamo volentieri da tempo con le scuole affiancandoci nella loro attività formativa in tema dei rifiuti –ha segnalato l’amministratore unico di AIM Ambiente Mariano Farina– perché rientra nella nostra mission aziendale ma soprattutto perché siamo convinti che, sebbene Vicenza sia già in vetta alla classifica delle città italiane con oltre 100 mila abitanti per raccolta differenziata, occorre ogni giorno di più insistere, a partire dai giovanissimi, per costruire un approccio nuovo nei confronti della produzione dei rifiuti, più rispettoso per l’ambiente e per gli oggetti stessi, siano essi già rifiuti o elementi da riutilizzare ancora”.

“Il tema ambientale sta a cuore a tutti –ha ricordato l’assessore all’istruzione Cristina Tolio– e  la strada giusta per ottenere attenzione dai bambini, e quindi dalle famiglie, è rivolgersi alle scuole. I bambini sono rigorosi, il successo è garantito. È un progetto di alto valore educativo già collaudato ma che necessitava di ulteriore visibilità, pertanto ho ritenuto indispensabile inserirlo nel POFT che è la migliore vetrina di cui dispongo. La scelta è risultata vincente e lo dimostrano i dati delle adesioni che quest’anno sono notevolmente aumentate”.

“Puntare sui bambini si vince sempre –ha osservato l’assessore all’ambiente Simona Siotto– perché, se motivati e coinvolti correttamente avendo l’umiltà di utilizzare il loro linguaggio e di essere loro d’esempio, si possono ottenere risultati sorprendenti, anche in ambiti particolari come la tematica ambientale. I più piccoli sono molto attenti e reattivi quando percepiscono che si parla del loro futuro: per questo è imprescindibile la sinergia tra AIM Ambiente e gli assessorati comunali alla formazione e all’ecologia, al fine di sensibilizzare le nuove generazioni non solo alla riduzione dei rifiuti, ma soprattutto ponendo specifica attenzione a tutti quei comportamenti e realtà che fanno da corollario alla riduzione e alla gestione dei rifiuti”.