Falsi addetti di Acquevenete tentano due truffe in pochi giorni. Il primo caso è stato segnalato da un utente della zona Carmine a Monselice, dove in un’abitazione si è presentato un uomo con un falso tesserino della società che ha sostenuto di dover verificare un presunto inquinamento dell’acqua: dopo aver osservato un rigoletto d’acqua nel cortile, ha finto di fare una telefonata e ha detto ai residenti, una coppia di anziani, che l’acqua era effettivamente inquinata, chiedendo quindi di entrare in casa, addirittura minacciando di chiudere l’acqua se non l’avessero lasciato entrare. Una volta introdottosi in cucina, si è chinato ad armeggiare sotto il lavandino. Dopo un po’ si è sprigionato un forte odore e l’uomo ha detto alla coppia che dovevano uscire, perché era pericoloso. Fortunatamente, la coppia non è caduta nella truffa: insospettiti, hanno replicato che avrebbero chiamato i Carabinieri, al che il malintenzionato se n’è fuggito.

Il secondo tentativo s’è verificato sempre a Monselice ma nel quartiere Costa Calcinara, dove due uomini si sono presentati alla porta di una residente, qualificandosi come un poliziotto e un tecnico del servizio idrico e dicendo che c’era una rottura, con possibile fuoriuscita di gas e rischio di esplosione. Sono quindi entrati in casa e, una volta in bagno, hanno buttato dell’ammoniaca nel lavandino. Quindi hanno chiesto alla signora di prendere soldi e gioielli e metterli in frigo. Avrebbero probabilmente rubato i preziosi, non fosse stato per l’arrivo di due operai di un vicino cantiere, che hanno messo in allarme i due malviventi, facendoli fuggire.

Purtroppo la tecnica di presentarsi come addetti delle società di servizi è spesso usata dai truffatori, che spesso cercano di colpire anche più volte nella stessa zona. E’ importante sottolinea Acquevente che gli utenti siano informati, per potersi difendere da questi raggiri che nei casi peggiori si concludono con un furto. Spesso questi malintenzionati sostengono di dover entrare in casa, oppure chiedono di fissare un appuntamento per un controllo sulla presenza di inquinanti nell’acqua, o possono richiedere dei pagamenti, anche presentando documentazione fasulla. Una volta entrati in casa, si fanno consegnare i preziosi con un pretesto, oppure creano un diversivo per impossessarsi degli oggetti di valore presenti.

Acquevente ricorda che il proprio personale non chiede mai di entrare nelle abitazioni per effettuare analisi dell’acqua, raccogliere dati sensibili degli utenti o chiedere pagamenti di persona e raccomanda di prestare la massima attenzione. Per qualsiasi dubbio, consiglia di telefonare al numero verde gratuito del servizio slienti dell’azienda 800 99 15 44. Inoltre, evidenzia che è sempre buona norma segnalare eventuali comportamenti sospetti alle Forze dell’Ordine.