Si è tenuta nel pomeriggio di ieri al Centro Congressi di Belluno l’assemblea dei soci di Bim Belluno Infrastrutture per l’approvazione del report infrannuale. Il documento, approvato all’unanimità dei presenti, è stato illustrato della società, Bruno Zanolla.

Ricavi, costi ed utile

Il primo semestre 2019 si è chiuso in maniera positiva per la società, con ricavi complessivi per 6 milioni di euro, in linea con i risultati 2018. Di questi, 3,2 milioni derivano dal settore metano e 2 dall’idroelettrico per la vendita dell’energia elettrica prodotta (erano 1,9 nel 2018). Stabile anche la produzione di energia, pari a 11,5 milioni di kWh, in leggera crescita i costi della produzione, che passano a 5,2 milioni di euro dai da 5 del medesimo semestre del 2018.

Positivo anche il margine operativo lordo, differenza tra ricavi e costi maturati, che nel semestre si attesta a 800 mila, valore sostanzialmente in linea con il dato di 1,7 milioni di euro stimato per l’intero anno. L’utile generato, detratte le imposte molto elevate gravanti sul settore energetico, è complessivamente di 528 mila euro.

“Si tratta di valore economico rilevante, puntualmente reinvestito nel territorio con opere ed infrastrutture a beneficio di Comuni e cittadini” ha commentato Bruno Zanolla.

Patrimonio

Valore che conferma la solidità della società, oggi il patrimonio netto della società è a 35,4 milioni, in crescita rispetto ai 34,9 del 2018.

“La società dimostra di essere sana e solida patrimonialmente –ha spiegato l’amministratore unico- ed è, per i comuni soci, una vera e propria cassaforte di valore”.

Crediti e affidamenti bancari

I crediti complessivi ammontano ad euro 14,5 milioni di euro, in linea con il dato 2018. Il totale dei debiti ammonta a 20 milioni, in calo rispetto al 2018: di questi, 14,4 milioni sono per affidamenti bancari. La politica di ristrutturazione del debito perseguita negli esercizi precedenti ha permesso di evitare il ricorso all’indebitamento a breve termine anche nel primo semestre 2019, con effetti positivi sulla gestione finanziaria.

Produzione di energia rinnovabile

La società, fortemente impegnata nella produzione di energia da fonti rinnovabili, ad oggi gestisce per conto dei Comuni 35 impianti idroelettrici, di cui 21 su acquedotto e 14 su corso d’acqua.

“Grazie agli impianti attivi –ha spiegato Zanolla– nel corso del primo semestre 2019 sono stati prodotti 11,5 GWh di energia elettrica totalmente verde, portando introiti ai Comuni, proprietari degli impianti, pari a 2,9 milioni di euro. La produzione ‘green’ ha permesso di evitare emissioni di anidride carbonica pari a 11.600 tonnellate”.

Inoltre, due nuovi impianti sono in corso di realizzazione, uno a Santo Stefano di Cadore (Frison) ed uno a San Tomaso Agordino (Ru de le Nottole).

Investimenti

Effettuati prevalentemente per la realizzazione di nuovi tratti di rete e allacciamenti gas metano e per opere nel settore idroelettrico, per il semestre 2019 ammontano a 866 mila euro.

“Si tratta di investimenti funzionali alla crescita del territorio e dei servizi erogati ai cittadini e ai Comuni titolari delle concessioni idroelettriche” ha concluso Zanolla.