A un anno dall’emergenza maltempo che, per l’eccezionale torbidità dovuta all’ondata di piena dell’Adige, fra il 30 e il 31 ottobre scorsi causò l’interruzione dell’erogazione per nove Comuni del Polesine, sono già diversi i cantieri di Acquevenete del piano post-emergenza conclusi o in corso di esecuzione.

Il masterplan

Complessivamente, si tratta di investimenti per 12 milioni di euro, che compongono il masterplan di adeguamento e potenziamento delle centrali di Acquevenete sull’Adige, a cominciare da quella di Boara Polesine. Opere che sono in parte sostenute dalla Regione Veneto, nell’ambito della gestione emergenziale che vede il governatore Luca Zaia nel ruolo di commissario delegato ai primi interventi urgenti di protezione civile.

“Immediatamente dopo aver dichiarato conclusa l’emergenza, i nostri tecnici si sono messi al lavoro per un piano che ci permetta, auspicabilmente, di evitare nuove situazioni simili in futuro -ha sottolineato il presidente di Acquevenete Piergiorgio Cortelazzo-. Alcuni interventi erano già previsti, altri sono stati aggiunti o potenziati, dando forma a un masterplan che ci permetterà, nel medio periodo, di rinnovare profondamente l’architettura del servizio idrico nel Polesine, sempre con l’obiettivo di offrire un servizio migliore agli utenti. Non ci siamo limitati alla progettazione nei limiti delle tempistiche previste dalla normativa abbiamo fatto il possibile per accelerare l’avvio dei lavori, che oggi sono già in corso”.

La centrale di Boara Polesine

Per potenziare la centrale di Boara Polesine, che un anno fa non aveva retto all’eccezionale carico di inquinanti per l’ondata di piena dell’Adige, è ora attivo un cantiere da 1 milione e 550 mila euro. Tra le varie novità, verranno rimessi in funzione i decantatori, sarà rinnovata l’impiantistica idraulica ed elettrica della filiera dei carboni attivi; un adeguamento è previsto anche per l’opera di presa dal fiume ed è previsto inoltre un nuovo impianto di trattamento delle acque di risulta. Obiettivo principale di questo intervento è quello di incrementare la ridondanza di trattamento dell’impianto, garantendo per il futuro quel margine di manovra a fronte di eventi estremi di piena che è mancato nella situazione estrema verificatasi un anno fa.

È invece già terminato, nella stessa centrale, il rifacimento dell’impianto di rilancio in rete con il ripristino del serbatoio pensile, per un importo complessivo di 800 mila euro. Per quanto riguarda l’ulteriore progetto da 5 milioni e 500 mila euro per il potenziamento della centrale è in fase di affidamento l’incarico di progettazione definitiva. Con quest’ultima opera si potrà garantire la potenzialità necessaria alla dismissione della centrale di Occhiobello e creare una filiera parallela di processo.

Le altre centrali sull’Adige

Altri lavori di adeguamento per le centrali che attingono dal fiume Adige sono in corso a Badia Polesine nel rodigino e Cavarzere nel veneziano, con un intervento del costo totale di 680 mila euro. A Badia Polesine è attivo anche un secondo cantiere di escavazione dell’alveo del fiume Adige, per liberare dalla sabbia l’opera di presa sul fiume (200 mila euro), a Cavarzere è nel frattempo partito un ulteriore intervento di potenziamento per ricevere la fornitura di acqua pedemontana attraverso il MOSAV (380 mila euro). Altri tre adeguamenti sono in programma infine per le centrali in provincia di Padova sull’Adige, con un investimento di 3 milioni e 200 mila euro per le centrali di Piacenza d’Adige, Vescovana e Anguillara Veneta.

L’app acquevenete

Un’altra novità rispetto all’emergenza di un anno fa, richiesta anche dal prefetto e dai sindaci del territorio, è data dalla nuova app acquevenete, che permette di ricevere una notifica sul proprio smartphone in casi di sospensione dell’erogazione e per tutte le altre informazioni utili per l’utenza. Per le interruzioni o riduzioni programmate, gli utenti ricevono un avviso alcuni giorni prima, mentre nei casi di sospensioni improvvise dovute a rotture o altre tipologie di problemi in emergenza, si viene avvisati con aggiornamenti anche sulle tempistiche previste di ripristino. Per ricevere questo servizio è sufficiente scaricare l’app gratuita di Acquevenete, disponibile per iPhone e Android, e registrarsi con i propri dati. Inoltre, le informazioni relative alle sospensioni continuano a essere pubblicate come avvisi al sito www.acquevenete.it