Il rifiuto, qualsiasi esso sia, è un bene prezioso, dal cui riciclo si possono ricavare materiali che hanno un valore commerciale. Lo sancisce l’UE, e che governa le politiche di raccolta e trattamento dei rifiuti secondo il principio dell’economia circolare, e lo sa bene Etra, che nella produzione di materia prima secondaria è ai primi posti in Italia: la cessione di materiale riciclato derivato da raccolta differenziata è un’attività importantissima, da cui l’azienda riesce ad attuare un risparmio pari a 12 euro per abitante (dati 2018), contro una media nazionale di 6 euro/ab, e veneta di 10 euro/ab (dato 2016), risparmio che si ripercuote direttamente in bolletta.

Da un po’ di tempo purtroppo il valore commerciale del rifiuto lo hanno scoperto anche persone che vogliono lucrare su questi materiali sottraendoli in modo disonesto al circuito pubblico. Peccato però che non si preoccupino poi di concludere il ciclo con un corretto smaltimento, rispettoso dell’ambiente.

“Un esempio? II presidio costante dei centri di raccolta da parte di persone che intercettano chi vi si reca per smaltire correttamente i propri rifiuti e che chiedono con insistenza, quando non anche con aggressività, la consegna dei materiali –ha spiegato il presidente Etra Andrea Levorato–.  Cercano rame, ferro, e quanto possa essere rivenduto sul mercato. Peccato che tengano solo quanto serve, il resto non lo riportano certo al centro di raccolta, ma lo gettano nei fossi e nell’ambiente. E si tratta spesso di rifiuti che contengono materiali pericolosi, come i piccoli elettrodomestici, che nell’ambiente non dovrebbero proprio finire e che proprio per questo devono essere conferiti a parte, nei centri di raccolta. Nel 2018 abbiamo dovuto registrare un calo di circa il 20% dell’olio domestico usato rispetto al 2017, passato da 150 a 122 tonnellate. Un calo dovuto non ad una diminuzione dell’impegno degli utenti, ma a furti di olio dalle cisterne stradali. E questo perché da un chilogrammo di olio domestico si ricava biodiesel, un carburante che ha un ottimo mercato. Nella stessa scia si colloca un fenomeno che sta diventando sempre più preoccupante”.

Spesso, lasciando i propri rifiuti a chi li chiede all’esterno dei centri di raccolta, si crede di dare loro una mano, ma non è così semplice. Non pensano certo a riaggiustarli e a riutilizzarli per le loro famiglie, ma a smembrarli per ricavare quanto di prezioso possono contenere. Poi gettano via quello che rimane Così si genera un doppio danno: il primo è all’ambiente, che invece Etra tutela dando una giusta collocazione a ogni tipo di materiale e rendendolo innocuo; il secondo è alla collettività, perché si sottraggono possibili entrate che permettono di mantenere bassi gli importi delle bollette di tutti noi. Etra raccomanda quindi di non affidare i rifiuti a nessuno e invita gli utenti, se si recano in ecocentro di conferite lì i rifiuti per fare un favore a sé stessi e all’ambiente!