Primo accordo strategico in Italia fra una multiutility, la scaligera Agsm (sesta realtà in Italia per fatturato) e l’Enea, Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l’energia e lo sviluppo economico sostenibile: l’accordo sottoscritto oggi a Verona punta a sviluppare nuove competenze, progetti di ricerca, nuovi brevetti nel settore della produzione, distribuzione, stoccaggio di energia da fonti rinnovabili e nell’efficientamento energetico. Un accordo aperto anche ad altre collaborazioni territoriali.

“Agsm ha investito 120 milioni di euro negli ultimi otto anni nella produzione di rinnovabili (idroelettrico, eolico e fotovoltaico in ordine di importanza) ed attualmente ha una percentuale del 30% di energia rinnovabile su quella complessivamente prodotta, un dato in linea con quello nazionale. Vogliamo raddoppiare la nostra rinnovabile entro i prossimi 4 anni, e triplicarla entro i prossimi 8 grazie ad un piano complessivo di investimenti per 265 milioni da qui al 2021” ha  sottolineato Michele Croce, presidente di Agsm.

“Enea –ha rimarcato Federico Testa, presidente dell’ente– crede nella ricerca e punta fortemente nella collaborazione con le multiutility che, con la loro vicinanza al mercato, possono incidere fortemente anche a livello locale nella lotta ai gas serra ed all’inquinamento. C’è ad esempio il grande tema di rendere meno energivoro il 70% delle costruzioni abitative italiane, condomini costruiti fra gli anni Cinquanta e Settanta che consumano troppo, sprecano troppa energia e, in molti casi, utilizzano combustibili ad alto valore inquinante. Con questo accordo valuteremo nuovi progetti e nuove iniziative da sviluppare”.

L’accordo è stato presentato all’interno delle celebrazioni per il 120° anniversario dalla fondazione di Agsm, con la presenza dell’ex ministro all’energia di Barak Obama, il premio Nobel Steven Chu, che ha ribadito la necessità di interventi immediati in  agricoltura, nell’industria e nella mobilità per rallentare il tasso di crescita della temperatura media del pianeta: «Abbiamo perso molto tempo –ha detto– sprecato diverse occasioni, ma c’è ancora la possibilità di cambiare il corso delle cose. Fondamentale la ricerca e gli investimenti ad essa collegati». Fra questi, la conversione dell’Arabia Saudita da produttore di solo gas e petrolio in grande player del fotovoltaico, progetto al quale lavora il giovane ricercatore veronese Michele De Bastiani: un progetto presentato anch’esso oggi a Verona.

La ricerca, progetti di innovazione, lo sviluppo di talenti e di competenze nell’ambito delle energie rinnovabili somo la via maestra per salvare il nostro pianeta.

Da sinistra nella foto il presidente Enea Federico Testa e il presidente Agsm Michele Croce