Ammonta a 95,5% la percentuale di raccolta differenziata avviata a recupero nei territori serviti da AcegasApsAmga. È questo uno dei dati più significativi che si evince dal nuovo report di AcegasApsAmga Sulle tracce dei rifiuti.

Il rapporto, giunto all’9a edizione del Gruppo Hera, ed alla 5a nella multiutility del nord-est, sfata da tempo il mito secondo cui i rifiuti vengono conferiti tutti insieme.

Quest’anno il report evidenzia il tasso di riciclo che per i territori serviti da AcegasApsAmga ammonta al 47%. Nello specifico il tasso di riciclo indica la percentuale di quanto materiale viene effettivamente riciclato, dove il totale è rappresentato dai rifiuti differenziabili raccolti (inclusi quindi i rifiuti che potrebbero essere differenziati ma che sono stati conferiti nei contenitori dell’indifferenziato). Il tasso di riciclo è uno dei nuovi parametri fissati dall’Unione Europea per la promozione e lo sviluppo dell’economia circolare. Manca poco al target relativo al tasso di riciclo complessivo, che l’Unione Europea ha fissato al 55% entro il 2025 e rispetto al quale AcegasApsAmga si trova già al 47%.

Il documento, pubblicato annualmente e certificato dall’ente internazionale indipendente DNV-GL, è l’unico report in Italia che rendiconta la tracciabilità della filiera del riciclo: dalla raccolta differenziata alle imprese di selezione, stoccaggio e prima lavorazione, fino agli impianti di destinazione finale.

Uno scarto sulla differenziata di appena il 4,5%

Sulle tracce dei rifiuti, dà conto dei risultati raggiunti nell’avvio a recupero da AcegasApsAmga nei territori serviti in Friuli Venezia Giulia e Veneto.

Complessivamente, nel 2017 l’Azienda ha mediamente destinato a recupero nei territori serviti il 95,5% di quanto raccolto in modo differenziato (230 kg/abitante), a dimostrazione di come gli sforzi di Azienda, Comuni e cittadini per una buona differenziata, vadano effettivamente a buon fine e, dunque, ad alimentare le filiere del recupero di materia. Quindi in media, la quantità di rifiuti scartata dagli impianti nel processo di recupero (perché, ad esempio, non idonea a essere riciclata o inquinata da corpi estranei) è complessivamente di appena il 4,5%.

Il dettaglio del recupero per filiera

Nello specifico, i rifiuti che vengono recuperati al meglio in quanto meno inquinati e quindi conferiti nel modo più corretto sono legno e ferro, che vengono recuperati al 100%. Segue la plastica al 98,6% (di cui il 44,6% riciclato e il resto a recupero energetico), la carta al 96,7%, verde (sfalci e ramaglie) al 96,1%, organico al 95,7% e infine il metallo al 92%.

L’economia circolare del Gruppo Hera fra rinnovabili, efficienza e impiantistica

Raccolta differenziata e riciclo sono strumentali allo sviluppo dell’economia circolare, che del resto è un modello a cui il Gruppo tende attraverso tutti i propri business, come dimostra l’utilizzo di sola energia elettrica rinnovabile per alimentare le attività gestite, a partire dal 2017 è stato infatti possibile l’utilizzo di sola energia rinnovabile per i consumi di Hera Spa, AcegasApsAmga e Marche Multiservizi.
A questo, si aggiunge anche un lavoro fondamentale di efficientamento dei propri processi che consentirà di superare un risparmio sui consumi energetici del 3% nel 2017, con l’obiettivo di portare tale riduzione al 5% entro il 2020.

Ma economia circolare, per il Gruppo Hera, vuol dire anche investimenti, infrastrutture, impianti. Basti pensare ai tre biodigestori di Rimini, Lugo (RA) e Cesena, che nel solo 2017 hanno consentito la produzione di 20 GWh di energia rinnovabile, pari al consumo annuo di 7.000 famiglie producendo energia dai rifiuti organici. Sempre di rifiuti organici, fra l’altro, si alimenta l’impianto a Sant’Agata Bolognese per la produzione di biometano, la cui inaugurazione – avvenuta a ottobre – consente di produrre 7 milioni di metri cubi l’anno di biometano.

Un altro contributo alle performance “circolari” della multiutility è inoltre venuto dalla recente acquisizione della trevigiana Aliplast, che nel 2017 ha trattato circa 85 mila tonnellate di rifiuti plastici producendo 80 mila tonnellate di plastica riciclata utilizzata da produttori di mobili, componenti di arredo o materiali in plastica e in edilizia.

Hera partecipa al New Plastics Economy Global Commitment della Fondazione Ellen MacArthur. Il Gruppo Hera è la seconda realtà in Italia ad essere ammessa nei prestigiosa programma internazionale GEI 00 della Fondazione Ellen MacArthur.

Il report Sulle tracce dei rifiuti