La crescita del Gruppo Agsm che, nei giorni scorsi, ha approvato la semestrale al 30 giugno 2018, non è stata inficiata dalla forte crescita del costo delle materie prime energetiche (più 45.8% il costo del gas metano dal giugno 2017; più 5.7% dal dicembre scorso).

Questi i principali indicatori

Il valore della produzione si è attestato a 426,6 milioni di euro, in crescita sia rispetto al dato dell’analogo periodo del 2017 (più 3.7%) sia rispetto a quanto ipotizzato in sede di budget (più 7.3%).

Il margine operativo lordo si è attestato a 43,1 milioni di euro, in crescita del 3.2% sul budget atteso, sebbene in contrazione rispetto al dato del 30 giugno 2017, pari a 44.7 milioni di euro.

Forte la contrazione registrata nella posizione finanziaria netta (indebitamento verso banche e Socio Comune di Verona) che è scesa dai 229 milioni di euro del 30 giugno 2017 ai 181 del 30 giugno 2018, con un calo del 21%.

Gli investimenti contabilizzati ed impegnati al 30 giugno scorso sono stati pari a 10.2 milioni di euro, nel rispetto del piano annuale di investimento pari a complessivi 41,2 milioni di euro.

All’indomani della semestrale, il Gruppo Agsm ha perfezionato (tramite la controllata Agsm Lighting) il contratto sino al 2035 -per un controvalore di quasi 8 milioni di euro- per l’illuminazione della Città di Legnago, in provincia di Verona, pari a 6.100 punti luce che riceveranno un articolato upgrade tecnologico che porterà alla riduzione del 70% dei consumi di energia.

«I risultati al 30 giugno scorso -sottolinea il presidente del Gruppo Agsm, Michele Croce- confermano la capacità di Agsm di sviluppare i propri business, di aumentare i servizi offerti e di creare profitto anche in condizioni difficili quali l’incremento di costo delle materie prime. Questo grazie anche alla scelta strategica di puntare sulle rinnovabili, che già oggi garantiscono oltre il 35% della produzione di energia del gruppo, col coinvolgimento delle Comunità locali e dei risparmiatori del territorio attraverso l’emissione di bond “dedicati” per la realizzazione di nuovi impianti di produzione. La solidità del Gruppo scaligero -conclude Michele Croce- è la indispensabile premessa per la prossima sfida della “costruzione” di una grande multiultility regionale del Veneto».