Interventi su 416 chilometri di condotte, con un volume di acqua risparmiato attorno a 250 mila metri cubi per un valore di oltre 35 mila euro. È questo il risultato dell’attività di ricerca perdite condotta nel 2017, un progetto avviato nel 2009 che interessa in modo sistematico e a rotazione tratti della rete idrica più vecchi e soggetti a rotture. «Sono state identificate alcune zone pilota, dove le perdite erano superiori alla media e il risultato di un intervento risultava economicamente sostenibile – spiega il Presidente di Etra Andrea Levorato – A queste si sono aggiunti naturalmente gli interventi in emergenza».

Etra gestisce ben 5.370 chilometri di condotte, alcune di queste sono molto vecchie e altre vanno sostituite per l’usura, erogando 59 milioni di metri cubi/anno a quasi 600 mila abitanti. Nel triennio 2016-2018 nel Piano Industriale sono stati previsti investimenti per il servizio idrico per 108 milioni di Euro, di cui una parte importante sarà destinata proprio ad intensificare la ricerca delle perdite.

L’attività del 2017 ha permesso di individuare 45 perdite, di cui circa il 38% su allacciamenti e il 51% su condotte nelle aree distrettualizzate di Vigonza Sud, Campolongo sul Brenta, Limena, Selvazzano, Altopiano, Montegrotto Terme. In corso interventi ad Asiago e nelle aree del Grappa, a Rubano e Montegrotto.

«Il recupero e il mantenimento del livello di perdita nelle aree distrettualizzate è stato intorno ai 18 litri al secondo – continua il Presidente – e i benefici sono di un minor volume immesso in rete di 250 mila metri cubi l’anno, che andranno ad incrementare gli oltre 2 milioni di metri cubi di cui è attualmente mantenuto il recupero ogni anno grazie ad un sistema di monitoraggio delle aree che sono state oggetto di interventi dal 2009. Un volume che prevediamo aumenterà dal momento che tra la fine del 2017 e l’inizio del 2018 sono state eseguite importanti campagne di ricerca perdite i cui benefici si vedranno a fine dell’anno in corso».

La campagna viene condotta da Etra con un sistema all’avanguardia e ad alta tecnologia, che permette la ricerca mirata delle rotture nella rete e negli allacci tramite l’uso di una strumentazione acustica che, rilevando il rumore, riesce a individuare esattamente la posizione della perdita. Strumentazione che diverse realtà italiane e straniere hanno chiesto di adottare e presentata a Cincinnati (USA) nel 2015 nel corso di un convegno promosso dall’International Water Association, una organizzazione non governativa e non-profit che mira a coprire tutti gli aspetti del ciclo integrato dell’acqua.