Una ventina di giorni fa a Marostica, stamane a Romano d’Ezzelino: potrebbe essere lo stesso individuo il protagonista di due episodi di tentata truffa, che a pochi giorni e a pochi chilometri di distanza hanno avuto uno svolgimento pressoché analogo.  Nelle prime ore di stamani, uno sconosciuto ha suonato al campanello di casa di una famiglia in una stradina tranquilla alla periferia dell’abitato. L’uomo si è presentato – ha detto – per avvisare che in zona si sarebbe registrata una fuga di gas, la quale avrebbe contaminato anche l’acqua che esce dai rubinetti di casa. A rincarare la dose di allarme – ha raccontato sempre lo stesso –  sarebbero anche stati effettuati test da cui era emerso che l’acqua dell’acquedotto sarebbe stata inquinata dalla presenza di mercurio.  Per questo era necessario provare ad annusare l’acqua in uscita dal rubinetto. Fortunatamente la famiglia ha chiamato Etra per una verifica, la Società ha effettuato i propri accertamenti e tutta la vicenda si è rivelata come un’ennesima bufala nel tentativo di mettere a segno una truffa. L’individuo non era altri che un malvivente, forse lo stesso che, con dinamica molto simile, aveva cercato di truffare una famiglia di Marostica alla fine di maggio.

In realtà gli operatori di Etra, che sono sempre dotati di tesserino di riconoscimento, non chiedono mai di accedere all’interno delle case (eccetto i letturisti nel caso in cui il contatore si trovi all’interno dell’abitazione), non sono autorizzati a vedere le bollette o a chiedere denaro, poiché tutti i rapporti economici fra Etra e gli utenti vengono registrati direttamente in bolletta. Inoltre, nessun operatore o tecnico di Etra è autorizzato a far firmare a domicilio contratti o moduli.

Molto bene hanno fatto gli utenti a scampare il pericolo chiamando il Call Center di Etra: senza aprire la porta, è meglio fare le opportune verifiche, chiamando il Numero verde gratuito del servizio idrico, 800.566766 attivo dal lunedì al venerdì dalle 8 alle 20.